Digital torna alle reti con due alleanze

Una doppia alleanza nelle reti per Digital, dopo che la società statunitense ha venduto la divisione networking a Cabletron e ora che appartiene ufficialmente a Compaq (rimane solo la scontata l’approvazione da parte delle assemblee degli azioni …

Una doppia alleanza nelle reti per Digital, dopo che la società
statunitense ha venduto la divisione networking a Cabletron e ora che
appartiene ufficialmente a Compaq (rimane solo la scontata l’approvazione
da parte delle assemblee degli azionisti).
Gli accordi in questione sono stati siglati rispettivamente con Alteon
Networks e con VocalTec.
Il primo riguarda la divisione che produce gli Alpha Server ed è relativo
alla distribuzione da parte di quest’ultima delle interfacce di rete di
Alteon. Start up specialista del Gigabit Ethernet, Alteon ha messo a punto
delle schede appositamente studiate per accelerare la velocità dei
collegamenti tra i server nei Ced delle imprese. Tali schede utilizzano una
tecnologia che supporta le cosiddette "jumbo frame" (che possono arrivare a
9.000 byte). Al momento, l’implementazione di Alteon è disponibile sotto
Windows Nt 4.0 (avrebbe anche suscitato l’interesse di Microsoft – ndr).
La prima interfaccia che verrà offerta da Digital sarà distribuita con i
l
nome di Digital EtherWorks 1000/Pci e sarà certificata per l’impiego
all’interno dei server della serie Alpha di Digital, siglati 8400, 4100,
1200 e 800.
Il trucco c’è. La tecnologia è, infatti, proprietaria e per funzionare c
on
le jumbo frame, i server devono essere collegati agli switch Gigabit
Ethernet di Alteon che pure supportano questa tecnologia.
Il secondo accordo siglato da Digital è relativo al mondo Ip e
all’emergente tema della convergenza tra reti voce e dati. L’israeliana
VocalTec, infatti, è nota per le proprie soluzioni di telefonia su
Internet. In base all’accordo Dec rivenderà e distribuirà la VocalTec
Ensemble Architecture e, soprattutto, progetterà, realizzerà e manuter
à
sistemi di telefonia Ip, supportando i clienti nell’integrazione voce-dati.
L’accordo premia la soluzione della società israeliana che si trova ad
avere una copertura del mercato impensabile per un’azienda di 300 persone.

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