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Digital marketing, quattro consigli di SiteGround per le piccole imprese

Le raccomandazioni sul digital marketing di Luca Rodino, responsabile del mercato italiano di SiteGround, per le imprese digitali che vogliono sfruttare a pieno l’enorme potenziale di Internet.

Erroneamente quando pensiamo a un’impresa online e alle strategie che essa debba attuare per attirare sempre più utenti nel proprio sito web, ci limitiamo a focalizzarci esclusivamente sui social media e sugli annunci a pagamento. Per quanto questi due aspetti svolgano un ruolo significativo, è necessario ampliare ulteriormente il raggio d’azione per sfruttare al massimo le capacità tecnologiche che Internet mette a disposizione.

È ancora più importante essere in grado di cavalcare l’onda della digitalizzazione dal momento che il recente studio di Netcomm con The European House – Ambrosetti ha evidenziato come l’ecommerce, tra il 2016 e il 2020, abbia contribuito per il 40,6% alla crescita delle attività economiche, arrivando a totalizzare nel 2021 71 miliardi di euro di fatturato complessivo a livello nazionale.

Un elemento ancora più significativo emerso dal report lo si riscontra nella voce “investimenti”. Infatti, il primo posto, sia per aziende B2B che B2C, è ricoperto dalla voce “digital marketing”.

Di conseguenza, essere in grado di attuare un’eccelsa strategia di digital marketing può risultare la mossa vincente per la propria impresa. Che si gestisca un’ecommerce o un negozio fisico, ci sono alcuni aspetti legati al marketing digitale che possono aiutare a ottenere un maggiore engagement online e superiori conversioni.

1. Focalizzarsi sul content marketing

Luca Rodino, responsabile del mercato italiano di SiteGround
Luca Rodino, responsabile del mercato italiano di SiteGround

I contenuti apportano vantaggi indiscutibili, come la possibilità di creare fiducia con il pubblico, generare lead e posizionare l’azienda. Soprattutto, secondo Demand Metric, i contenuti generano il triplo di lead rispetto all’outbound marketing, con tassi di conversione sei volte più alti e potenzialmente hanno un incremento di 7,8 volte nel volume del traffico web. Il content marketing è troppo prezioso perché brand e clienti pensino di abbandonarlo, motivo per cui ottimizzarlo è una strategia vincente.

  • Blog: prendiamo ad esempio OptinMonster e i loro pillar post, ossia contenuti di lunga durata per informare accuratamente il lettore su uno specifico argomento tramite un linguaggio pratico e poco commerciale. La creazione di articoli lunghi e informativi piuttosto che focalizzarsi solo su quelli brevi e di scarsa qualità, aiuta la propria attività nel lungo periodo instaurando fiducia tra il sito e i lettori.
  • Social Media: per massimizzare i profitti è necessario investire su una strategia di social media marketing. Secondo una recente case study condotta da HubSpot, una piccola impresa online ha generato entrate per 1,2 milioni di dollari dalla propria strategia di social media marketing.
  • Video: se si considerano i video di una campagna di marketing, è bene ricordarsi il loro scopo, quello di informare il pubblico. Bisogna educarli su come funziona il prodotto, vantaggi, dove può essere utilizzato, case study e storie di successo. In più, è necessario incentrare i video sulla storia in sé e non semplicemente sul messaggio commerciale, catturando l’attenzione degli spettatori nei primi dieci secondi, essere umoristici, inserire animazioni ed effetti, utilizzare una buona fotocamera e software di editing. Infine, è importante caricare il video sul proprio dominio prima di inserirlo su siti di condivisione, così da ottenere il massimo valore SEO.
  • Podcast: il modo migliore per includere i podcast in una strategia di content è di identificarli come un nuovo canale di marketing. Il content marketing ha sempre lo stesso obiettivo: raggiungere le persone e generare nuovi contatti. Bisogna quindi sfruttare le potenzialità dei podcast: collaborazione, possibilità di raggiungere nuovi segmenti di pubblico, economicità delle attrezzature e gratuità delle piattaforme di caricamento.

2. Mailing list e digital marketing

Anche in questo ambito è necessario fidelizzare i propri utenti ed evitare che clicchino su “unsubscribe” o su “spam”. Per evitare ciò, ci sono alcuni modi per far crescere la propria mailing list e non far scappare gli iscritti.

  • Inserire i bottoni “Iscriviti” e “Condividi” sui social nelle pagine di contenuto: è consigliato aggiungere una barra di iscrizione nel footer di ogni pagina del sito web o blog, oppure inserire dei bottoni di condivisione nell’header, dandogli maggiore visibilità. Si possono persino inserire i bottoni di condivisione sui social in più punti della stessa pagina. L’importante è renderli visibili al pubblico e includere diverse opzioni di scelta tra i social network.
  • Offrire qualcosa in cambio: Non deve costare tempo o denaro realizzarlo, ma è fondamentale assicurarsi che sia qualcosa di valore per gli abbonati, come ad esempio, articoli scaricabili, immagini esclusive, sessioni di coaching o newsletter con contenuti rilevanti.
  • Call To Action: Le CTA cliccabili aiutano gli utenti a navigare attraverso il sito e intraprendere azioni specifiche. Per questo è cruciale renderle visibili e “cliccabili”, ad esempio tramite colori accesi, pulsanti cliccabili, testi che aggiungano contesto al pulsante o posizionamento in un punto che attiri l’attenzione.

3. Perfezionare la strategia SEO

  • Utilizzare l’ottimizzazione per i motori di ricerca locali: quando si utilizza una strategia SEO locale, l’obiettivo è entrare nella classifica Snack Pack. Per questo motivo è importante inserire tutte le informazioni nel proprio account Google My Business (GMB). Una volta inserite e ottimizzate, dovrebbero essere necessarie alcune settimane prima di iniziare a vederne i risultati.
  • Aumentare la velocità del sito: ridurre al minimo le “richieste HTTP” e l’uso di script e plugin, usare un foglio di stile CSS invece di più fogli di stile o CSS online, rendere i file immagine più piccoli possibile, comprimere le pagine web e ridurre il codice del sito eliminando gli spazi non necessari, le interruzioni di riga o l’identificazione nel codice HTML, CSS e Javascript. Qualora non si fosse molto abili in queste pratiche più specialistiche, il plugin SiteGround Optimizer consente di aumentare la velocità del sito senza bisogno di avere conoscenze tecniche.

4. Utilizzare gli annunci a pagamento

Il content marketing e la SEO sono sempre pratiche vincenti ma è un campo molto competitivo. Per questo motivo un piccolo aiuto a pagamento non nuocerà alla propria impresa, purché poi tutti i parametri vengano configurati in modo ottimale.

  • Filtrare il pubblico e il target in base all’obiettivo finale. L’importante è che venga visto dalle persone giuste grazie all’utilizzo parole chiave molto specifiche
  • Monitorare i KPI per essere sempre a conoscenza di cosa sta funzionando e di poter analizzare i dati.

Ma la questione che potrebbe sorgere a questo punto è se convenga investire in pubblicità a pagamento o nella SEO. Sebbene la pubblicità a pagamento porti a risultati più rapidi, difficilmente sarà sostenibile nel lungo periodo, in quanto ha un costo elevato, soprattutto se utilizzata costantemente per sostituire la SEO. Un altro aspetto negativo è che i clic non garantiscono mai le vendite. Una cosa è convincere le persone a fare clic su un annuncio, discorso diverso invece è convincerle che vale la pena acquistare il prodotto. Quindi, la SEO è un investimento a lungo termine che darà risultati se si è pazienti.

Digital marketing di SiteGround

Ad esempio, noi di SiteGround, nel corso del 2022, abbiamo ottimizzato i nostri investimenti pubblicitari su vari canali online come social media ads e Google Ads. L’idea era quella di lavorare meno su attività di branding che andavano a intercettare chiunque, ma al contrario indirizzare la comunicazione verso un pubblico ben più definito.

Allo stesso tempo, abbiamo iniziato a produrre grandi quantità di contenuti per questo target e per i nostri clienti, aumentando anche le newsletter, con l’obiettivo di rendere SiteGround un canale informativo a 360 gradi sui temi del digitale che più interessano i proprietari di siti web o chiunque si voglia lanciare ma ha timore delle difficoltà di quello che lo aspetta.

Il risultato è stato una riduzione del bounce rate del 25% rispetto all’anno precedente, un aumento del 26% degli utenti ricorrenti poi ritornata e, soprattutto, un aumento del 242% del tempo per singola sessione sul nostro sito.

Si tratta di suggerimenti di digital marketing che i titolari di piccole imprese possono aggiungere alla propria strategia per migliorare il loro ritorno digitale. Resta comunque importante pensare fuori dagli schemi e provare diverse aree che si ritengano possano essere efficaci per la propria attività. Ciò assume particolarmente valore con un panorama digitale in continua evoluzione, nel quale le aziende sono costrette ad adattarsi per mantenere un vantaggio competitivo e acquisire nuovi clienti.

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