Digital e Cyrix fanno causa a Intel per violazione di brevetto

Un doppio problema legale aggiunge angustie a un’Intel gia alle prese conil bug sul floating point appena riscontrato sui processori Pentium II.Digital sembra la piu agguerrita e rivendica danni morali e materiali su una decina di brevetti tecnologici.

Nasce un contenzioso "nobile" nel settore dei microprocessori. Digital ha
infatti intrapreso un’azione legale nei confronti di Intel, accusandola
della violazione di dieci brevetti su tutta la gamma di processori Pentium,
ivi compreso l’ultimo nato Pentium II. La casa di Maynard ha chiesto
un’ingiunzione che proibisca al numero uno mondiale dei chip di utilizzare
e vendere la tecnologia "incriminata" nei microprocessori presenti e
futuri, oltre ai danni economici dovuti alla violazione.
La denuncia, depositata presso il distretto del Massachusetts, evidenzia i
disagi già subiti da Digital e paventa "danni irreparabili" qualora non
vengano bloccate le vendite da parte di Intel. Le tecnologie "incriminate"
riguardano la gestione della cache, l’elaborazione dinamica delle
istruzioni e l’elaborazione ad alta velocità. Il Ceo di Digital, Robert
Palmer, ha fatto notare come l’azienda abbia "investito in modo sostanzial
e
nello sviluppo delle architetture e dei microprocessori. Abbiamo il dovere,
verso azionisti, partner e clienti, di difendere la proprietà intellettual
e
e i benefici derivati dai nostri sforzi".
Con questa mossa, i rapporti fra Intel e Digital potrebbero farsi più
controversi. La casa di Maynard è cliente di quella di Santa Clara e non
sembra intenzionata a bloccare gli acquisti. Certo però, negli ultimi temp
i
la sfida tecnologica di Alpha al mondo Pentium si è fatta assai più
intensa. E non sembra un caso che la società abbia deciso di rivolgersi ad
Amd per acquistare i chip K6 per i propri pc Venturis e Celebris.
Sull’onda dell’azione Digital, anche Cyrix ha intentato analoga causa nei
confronti di Intel. Anche in questo caso, viene contestato al costruttore
dei Pentium l’uso illegale di brevetti di appartenenza al concorrente. Allo
stesso modo, si richiede il risarcimento di non specificati danni e la
sospensione della vendita dei processori "incriminati". Secondo gli
analisti, questa causa appare meno precisa di quella presentata da Digital.

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