Dietro le quinte dell’e-business di Chl

Un’architettura basata su tecnologia Sun-Oracle e software proprietario alla base del sistema di vendita on line della società.

Chl rappresenta una felice realtà nel panorama italiano: è, infatti, una delle prime società che è stata in grado di trasformarsi, abbandonando i modelli tradizionali di business per dedicarsi totalmente a Internet. La società toscana è giovane ma, considerando i tempi del mondo dell’informatica, appartiene ancora all’era “preInternet”, anzi è una delle società pioniere in questo settore. Nata nel 1993 in un garage, luogo che si ritrova spesso nel mondo dell’informatica, da un’idea di Stefano e Paolo Bargagni assieme a Ugo Bolla e Fernando Franchi, si è evoluta fino a diventare una delle principali protagoniste del mercato. All’inizio si occupava di sistemi ad alta fedeltà e assemblaggio di computer ma ha presto abbandonato il primo settore per dedicarsi interamente all’informatica.


Una BBS gratuita prima di Internet

Inizialmente Chl aveva sviluppato una propria rete interna, utilizzando Novell come fornitore del sistema operativo di rete, dove far girare le applicazioni per la gestione aziendale. Queste ultime erano state sviluppate con Borland Paradox per Dos, oggi un marchio Corel, e con Object Visual di Borland.
All’inizio del 1994 Chl ha attivato quattro linee BBS (Bulletin Board System) ad accesso gratuito. I clienti potevano, attraverso il programma gratuito Protime, consultare il listino, assemblare un personal computer su misura e generare così un ordine da trasmettere utilizzando la BBS. Il sistema sviluppato internamente faceva da collegamento tra la BBS e i dati inseriti nel database aziendale, creando così un primo embrione di commercio elettronico.
Il 1994 è anche l’anno della svolta verso le tecnologie Internet. Infatti, venne attivata una linea dedicata a 19 Kbps con l’apertura della prima versione del sito. Per gli utenti esterni non era possibile andare oltre la semplice consultazione del listino on-line, ma i due “Poppit” (Point of Presence in the Territory) di Milano e Bologna, che sono collegati alla sede centrale di Firenze attraverso una linea CDN (Circuito Diretto Numerico) a 19 Kbps, potevano operare direttamente sul sistema attraverso un client proprietario. Dalla linea dedicata si è passati a una rete Extranet basata su linee ISDN, in parallelo all’aumento del numero di Poppit sul territorio italiano.
Lo sviluppo interno è sempre stato un punto di forza della società toscana, che, sempre alla fine del 1994, ha cambiato tutto il suo sistema informativo: come sistema operativo di rete è stato scelto Microsoft Windows NT 3.5 e come database è stata usata la versione per Windows di Paradox. Tra il 1995 e il 1996 l’uso di Internet e delle sue potenzialità è stato sempre un crescendo, e alla fine del 1996 vennero chiuse le BBS per dedicarsi interamente a Internet.
Nel frattempo, Chl ha dato il via alla strategia dei Poppit, che non vogliono essere semplici negozi ma dei punti d’incontro dove i clienti possono navigare nel sito di Chl e generare l’ordine attraverso Internet. Per facilitare quest’operazione anche a chi non frequenta i Poppit, perché già dotato di collegamento a Internet, e per seguire fino in fondo la filosofia del Web, la società toscana ha abbandonato il client proprietario per realizzare un’interfaccia completamente Web. Questo avveniva nei primi mesi del 1996 e corrispondeva a un’altra rivoluzione del sistema informativo: il passaggio a Microsoft Windows NT 4.0 e l’abbandono di Paradox come database per passare a Microsoft Sql server. Quest’architettura di sistema è stata aggiornata fino ad arrivare ai giorni nostri, in modo da garantire prestazioni adeguate ai servizi, quando è stata sostituita da una nuova soluzione Sun-Oracle, in grado di gestire un elevato carico di transazioni: gli accessi sono in media 67.000 al giorno. Sviluppi fatti in casa ad alte prestazioni
Oggi l’architettura del sistema è schematizzata in figura. La gestione del front end è effettuata da una batteria di 32 macchine dell’ultima generazione, basate su processori Pentium III, sulle quali gira un application server, Tis (Teseus Information Server), sviluppato internamente. A ridirigere il traffico e bilanciare così il carico sui Web server ci pensano 3 load balancer di Alteon: un quarto è ridondante e pronto a intervenire in caso di necessità.
Lo sviluppo interno delle applicazioni è un punto di forza della società toscana. Infatti, garantisce un maggiore livello di sicurezza in quanto nessuno conosce l’esatta struttura dei programmi e facilita anche la gestione del sistema, in quanto è conosciuto a fondo. Anche il Web server è stato sviluppato da Chl e, secondo fonti interne, ha prestazioni superiori a quelle di altri prodotti presenti in commercio.
Oggi a dirigere il gioco non ci sono più macchine basate su Windows NT e Sql Server: queste sono state sostituite da due server Sun 4500, con i quali è stata realizzata un’architettura cluster per ridurre al minimo il rischio di fermo del sistema. Il sistema operativo utilizzato è ora Sun Solaris e come database è stato scelto Oracle, come già accennato. Ogni server Sun ha un suo preciso compito: nel primo sono immagazzinati tutti i dati aziendali, come prezzi, descrizione dei prodotti, disponibilità a magazzino e così via, mentre nel secondo sono presenti gli oggetti per generare le pagine Web. Anche lo strumento per creare le pagine mastro è stato sviluppato internamente, utilizzando la suite Borland Delphi. Il funzionamento del sistema è molto semplice. Le richieste di informazioni che arrivano dall’esterno generano una serie di interrogazioni sui due database Oracle; le pagine vengono generate dinamicamente unendo gli oggetti che le compongono con i dati relativi ai prodotti, ognuno proveniente da un diverso database, e infine presentate all’utente. Per migliorare le performance del sistema gli sviluppatori di Chl hanno previsto tre livelli di cache. In particolare, hanno introdotto un sistema di cache a livello di application server: qui vengono memorizzate le query verso i database. In questo modo è possibile pubblicare un risultato di un’interrogazione molto più rapidamente. Infatti, molte volte le query sono le stesse per tutti (prezzi, dati tecnici, faq, homepage e così via). Naturalmente, dopo un certo periodo di tempo il contenuto di questa cache viene cancellato e rinnovato con nuove query.
Il passaggio da un sistema Windows NT su piattaforma Intel a un sistema Sun Solaris si è reso necessario per riuscire a gestire il costante aumento di traffico e di servizi, ultimo in ordine di tempo il servizio di gestione ordini via SMS. Un cliente Chl può, previa registrazione, usufruire di SmsShop: viene inviato un messaggio contenente informazioni sulle offerte commerciali prima che queste vengano pubblicizzate sui media tradizionali; se il cliente vuole aderire è sufficiente che invii un messaggio a un apposito numero. Il sistema processa l’ordine e risponde con un ulteriore SMS di conferma. Il materiale ordinato segue quindi il classico canale: può essere inviato a casa e pagato in contrassegno o ritirato presso un Popit.

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