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Diego Calvanese nel Gotha dell’informatica mondiale

Tra gli scienziati informatici che secondo l’americana Association for Computing Machinery – con sede a New York stanno ridefinendo l’era digitale, c’è anche Diego Calvanese, professore della Libera Università di Bolzano.

Diego Calvanese è uno dei 58 informatici nominati nel 2019 dall’ACM per il contributo scientifico dato in diversi settori dell’informatica, tra cui: intelligenza artificiale, cloud computing, computer grafica, biologia computazionale, scienza dei dati, sicurezza e privacy, ingegneria del software, quantum computing e web science.

Professore alla Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche di unibz da 16 anni (2003), Diego Calvanese ne è stato vice preside alla ricerca e, attualmente, dirige un’équipe di ricerca nel Research Centre for Knowledge and Data (KRDB) che si occupa dello sviluppo di strumenti software per l’integrazione dei dati. Proprio grazie a questo lavoro, il team di Calvanese ha costruito una tecnologia open source, denominata ontop, che nel 2019 ha permesso la nascita del primo spinoff di unibz, Ontopic, con sede al Noi Techpark.

 

Chi è ACM

L’ACM ha quasi 100.000 membri è la maggiore associazione internazionale di professori, scienziati, tecnologi e ingegneri dedicati al progresso dell’informatica. ACM riunisce professionisti dell’informatica, professori universitari e ricercatori dell’industria, del mondo accademico e del governo, con l’obiettivo di favorire lo scambio di informazioni e competenze, la condivisione delle risorse e per affrontare le sfide del settore, promovendo politiche e ricerche che vadano a beneficio della società.

Gli ACM Fellow sono un gruppo d’élite che rappresenta meno dell’1% dei membri globali dell’associazione e quelli nominati nel 2019 provengono da università, aziende e centri di ricerca in Australia, Canada, Cina, Egitto, Francia, Germania, Israele, Italia, Svizzera e Stati Uniti.

Gli italiani che nel 2019 sono entrati nel Gotha dell’informatica sono cinque. Calvanese è l’unico assieme a Elena Ferrari, dell’Università dell’Insubria a vivere e fare ricerca nel nostro Paese mentre i restanti tre insegnano in atenei degli Stati Uniti. La motivazione per la decisione dell’ACM di annoverare Calvanese tra i suoi Fellow è la seguente: “Per i contributi dati alle logiche descrittive e alle loro applicazioni nella gestione dei dati e nell’ingegneria del software”.

Attualmente Calvanese è al primo posto per le citazioni su Google Scholar nell’area di ricerca della Description Logics, all’ottavo posto a livello mondiale per il Data Management, al settimo anche per il settore della Knowledge Representation e al terzo per la Verification, ovvero quattro dei suoi cinque campi di ricerca.

ACM riconoscerà i suoi Fellow 2019 all’annuale Awards Banquet, che si terrà a San Francisco il 20 giugno del 2020.

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