Destinata a salire la spesa informatica in Europa, ma l’Italia resta in coda

Secondo Idc, le scadenze che attendono le aziende europee causeranno un’impennata delle spese informatiche per i prossimi anni. Il problema dell’anno 2000 e l’Euro porteranno molte realtà a dirottare verso i sistem i informativi altre parti del …

Secondo Idc, le scadenze che attendono le aziende europee causeranno
un’impennata delle spese informatiche per i prossimi anni. Il problema
dell’anno 2000 e l’Euro porteranno molte realtà a dirottare verso i sistem
i
informativi altre parti del proprio budget. La consistenza dipende dalla
storia dei vari sviluppi Edp. Laddove esista una prevalenza di software
pacchettizzato, basterà dotarsi delle soluzioni automatizzate messe a punt
o
da varie aziende, mentre per tutti coloro che hanno a che fare con software
personalizzato dovranno sobbarcarsi costi di analisi e intervento più
sostenuti.
La ripresa economica dei mercati continentali dovrebbe fornire un altro
stimolo alla crescita. Per quanto modesti, segnali di ripresa già ci sono.
Secondo Idc, a fine anno, l’informatica europea varrà circa 197 miliardi d
i
dollari, ossia il 29% del mercato mondiale. Purtroppo, l’Italia viene
confinata in coda a questo trend di rilancio, a causa della sempre alta
pressione fiscale e delle cattive acque in cui versa l’azienda informatica
nazionale, ovvero l’Olivetti. Al capo opposto, si attende il boom della
Grecia, con un 15,8% in più rispetto a un anno fa. Si difenderà bene
soprattutto la Gran Bretagna, data in ascesa del 9,2%, mentre più modesti
saranno gli scostamenti per Francia e Germania.

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