Dati a prova di catastrofe

Sia, partner tecnologico di operatori nazionali e stranieri del mondo finanziario, è una delle poche aziende italiane ad aver raggiunto l’obiettivo della business continuity.

Sicuro come il caveau di una banca. Anzi, necessariamente inattaccabile, visto che nel data center di Sia, uno spazio sotterraneo di 4.000 metri quadri, pulsa, ad esempio, il cuore della Borsa valori di Milano: un flusso di contrattazioni quotidiane di miliardi di euro, gestito attraverso un’infrastruttura hardware in grado di accoppiare in tempo reale domanda e offerta sul mercato azionario, nonché di fornire i risultati di tali operazioni. Per la Società Interbancaria per l’Automazione, sicurezza è dunque la parola d’ordine: sicurezza intesa come salvaguardia dell’integrità dei dati elettronici e, soprattutto, delle sofisticate infrastrutture Ict atte a gestirli, ubicate nel bunker a prova di catastrofe dell’azienda milanese, che si pone sul mercato bancario e finanziario come fornitore di soluzioni tecnologiche avanzate. Nel labirinto della sala macchine dell’azienda trovano spazio le soluzioni hardware dei principali vendor del mercato Ict, quali Ibm, Sun e Hp, su cui girano sistemi operativi da Windows a Unix a Os/400 e via dicendo. La proposta principale di Sia alla comunità finanziaria italiana e internazionale consiste in un’infrastruttura di rete unica multiprotocollo e multiservizi a banda larga, denominata Sianet, che assicura economie di scala per la gestione sinergica dei sistemi di pagamento e dei servizi finanziari. Oggi Sianet collega oltre un migliaio di istituzioni finanziarie ed è integrata con la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione centrale (Rupa) e con la rete internazionale dei mercati finanziari e dei pagamenti (Swift). Sia gestisce anche le architetture dei mercati telematici per la Rete nazionale interbancaria (Rni), della Clearing house paneuropea per i pagamenti al dettaglio in euro (sulla piattaforma Step2, realizzata da Sia per la European Banking Association), del Mercato dei Depositi Interbancari (e-Mid) e del Mercato dei Titoli di Stato (Mts). Il sistema utilizza il protocollo Ip ma non è connesso direttamente a Internet, il che diminuisce il rischio di attacchi informatici via Web. Per quanto riguarda la sicurezza dell’infrastruttura hardware, il fortino di Sia è stato concepito per resistere a eventi catastrofici di varia natura: ad esempio, le mura refrattarie del perimetro possono resistere per tre ore alla violenza di un incendio, mentre quelle interne e le porte dei locali, che delimitano zone franche in cui il personale e gli eventuali soccorritori possono trovare riparo nel caso di tali emergenze specifiche, assicurano una resistenza al fuoco di circa due ore. Inoltre, in caso di allagamenti, un’intercapedine esterna consente di isolare il locale e gli elaboratori elettronici, mentre nell’eventualità di blackout i gruppi Ups assicurano un’autonomia di tre ore, trascorse le quali l’energia viene fornita da un motore navale Perkins a 16 valvole.


"Siamo in grado di sostenere quotidianamente volumi di transazioni che vanno dai 100.000 ordini per le obbligazioni al milione e mezzo per le azioni – sottolinea Giorgio Signorini, responsabile della divisione Tecnologie front office di Sia – e fino a 5 milioni di ordini per le quotazioni del mercato all’ingrosso, con oltre il 99,4 % delle transazioni realizzate in meno di un secondo. Nel 2004, abbiamo raggiunto una media giornaliera di 99 miliardi di euro in valore di negoziazioni".

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