Datalogic Scanning nel canale two tier

Delineate l’offerta e la strategia commerciale della società nata dall’acquisizione di Psc da parte di Datalogic

Dopo oltre un anno dall’acquisizione di Psc da parte di Datalogic si delineano le strategie e l’offerta di un’azienda che si presenta, solo adesso, con il nuovo marchio Datalogic Scanning cercando sempre maggiore specializzazione e focalizzazione nel settore del data collection.

Per cominciare a fare chiarezza, partiamo dal fatto che Datalogic Scanning è una delle tre aziende del gruppo che fa capo alla holding Datalogic Spa (le altre, con headquarter a Bologna, sono Datalogic Mobile, che si occupa di terminali portatili per raccolta dati e Datalogic Automation per i sistemi di identificazione automatica).


Datalogic Scanning ha l’headquarter in Oregon, Usa, dove aveva sede Psc. «Oggi – ci racconta Roberto Schiavo, regional sales director Imea (area mediterranea che si estende fino all’Egitto e all’Arabia Saudita) – i prodotti di lettura di entrambe le realtà Psc e Datalogic sono confluite in Datalogic Scanning. Prima l’offering di Psc comprendeva due famiglie di prodotti: Retail Fixed (scanner da banco per i supermercati) e Adc (Automatic Data Collection), ovvero le “pistole” manuali per la lettura dei codici a barre. La famiglia di prodotti Datalogic era, invece, Hhr (Handheld reader), che comprendeva molti modelli di lettori manuali per codice a barre. La nuova Datalogic Scanning propone ora due linee di prodotto: Retail Fixed e Hhr le quali racchiudono l’intera offerta di lettori manuali e fissi per il mercato retail e industriale».


Per quanto riguarda le strategie commerciali, sia Psc che Datalogic operavano attraverso il classico canale “two tier”. «Psc lavorava con una sessantina di Var, parte del programma P3, con i quali aveva rapporti continuativi e di fiducia, mentre Datalogic faceva riferimento a un altro programma di canale, Accredit Reseller, per supportare una trentina di partner soprattutto in termini di marketing e di formazione tecnica e commerciale. Idealmente ci piacerebbe poter lavorare con tutti i rivenditori che prima facevano capo alle due aziende – spiega Schiavo – ma l’importante è la loro specializzazione, motivo alla base dell’acquisizione avvenuta lo scorso anno. Benché la nostra sia un’offerta per un mercato ad alta rotazione, per vendere questi prodotti sono richieste infatti, specifiche competenze». Ne è riprova anche il canale dei distributori dove troviamo tre realtà quali Cdc Point, Computer Gross ed Esprinet, più altri sei specializzati che sono Alfadistribuzione, Ibs, Print Media, Psd Distribution Group, Redoc, Supertronic.

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