Dalla Ue nuove regole per il commercio elettronico

Un nuovo impianto per la tutela dei consumatori, che abbraccia commercio tradizionale, commercio online e formule innovative quali commercio mobile e aste online.

Nella giornata di ieri la Commissione europea ha presentato nuove proposte in materia di diritti dei consumatori.

In sintesi, la Commissione ha deciso di unificare le quattro direttive esistenti (Clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, Vendite e garanzie dei beni di consumo, Contratti a distanza e Contratti negoziati fuori dei locali commerciali) con l’obiettivo di fissare in modo rigoroso i diritti a vantaggio dei consumatori su tematiche quali i periodi di recessione, le restituzioni, i rimborsi, la riparazione e le garanzie nonché le clausole contrattuali vessatorie.
 
Tutto questo comprendendo sia i consumatori che effettuano i loro acquisti nei negozi tradizionali, sia coloro che effettuano i loro acquisiti online. Senza dimenticare le forme innovative quali l’m-commerce, vale a dire il commercio tramite servizi mobili, e le aste online.

Il nuovo impianto prevede tra l’altro che in tutti i punti vendita, sia fisici sia virtuali, venga esposta l’informativa sui diritti dei consumatori.

L’e-commerce, in questo nuovo impianto, ha un po’ il ruolo di sorvegliato speciale da parte della Commissione, che sottolinea come se è vero che all’interno della Ue 150 milioni di cittadini fanno acquisti tramite Internet, solo 30 milioni di loro fa acquisti transfrontalieri online nell’Ue.
Poichè gli acquirenti transfrontalieri spendono in media 800 euro l’anno, per un totale di 24 miliardi di euro, appare chiaro che se un maggior numero di persone si avventurasse a fare acquisti al di fuori dei propri confini nazionali , si rafforzerebbe anche il mercato interno.

Secondo il nuovo impianto, il consumatore deve essere informato sulle caratteristiche principali del prodotto, l’indirizzo geografico e l’identità del commerciante, il prezzo tasse comprese, tutti i costi addizionali, le spese di consegna o postali.
Il commerciante avrà un massimo di 30 giorni di tempo per consegnare il bene al consumatore e deve sostenere il rischio e i costi legati al deterioramento o alla perdita del bene fino alla sua consegna. 
In caso di consegna tardiva o di mancata consegna il consumatore avrà il diritto a un indennizzo entro 7 giorni dalla data prevista della consegna.

Viene inoltre introdotto un periodo di ripensamento pari a 14 giorni di calendario per le vendite tramite Internet, telefono mobile, catalogo o vendite aggressive.

Vi sarà poi un unico gruppo standard di strumenti di ricorso disponibili per tutti i consumatori che hanno acquistato un prodotto difettoso, mentre verrà stilata una lista nera di clausole contrattuali abusive vietate in tutta l’Ue e una lista grigia di clausole contrattuali ritenute inique fintanto che il commerciante non provi il contrario.

Nuove regole disciplinano poi aste online e vendite aggressive, con l’obiettivo sia di aumentare le informazioni fornite al consumatore, sia di colmare alcune lacune giuridiche esistenti in materia.

La nuova direttiva deve essere approvata dal Parlamento europeo e dai governi dell’Unione in sede di Consiglio dei ministri prima di entrare in vigore.

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