Dalla pietra al gioiello. Così si plasmano le risorse

L’importanza di avere dipendenti giovani da formare sul campo secondo il presidente di Datamat, Franco Olivieri, che da tempo "scommette" sulle nuove leve

Febbraio 2005, «I giovani sono fondamentali affinché un’azienda
possa tenere il passo con la tecnologia. Datamat pone come valore assoluto la
competenza tecnica, specialmente in ambito applicativo e per poterla garantire
attingiamo le risorse direttamente dall’Università»
. Franco
Olivieri
, presidente fondatore di Datamat, da un lato scommette a occhi
chiusi sulle giovani leve «che poi, come una pietra grezza hanno bisogno
degli orefici per essere trasformati in gioielli di pregio»
, dall’altro,
però, non disdegna le acquisizioni di «aziende che siano contigue
e perfettamente integrabili alla nostra struttura»
. «Fino
all’anno scorso potevamo permetterci piccole acquisizioni, intorno a qualche
milione di euro, ora incrementeremo di un ordine di grandezza e punteremo a
realtà da almeno dieci milioni di euro»
.
E che tipo di realtà potrebbero rientrare nel mirino di Datamat? «Puntiamo
solo su acquisizioni di skill di tipo applicativo. Non è conveniente
puntare su competenze teoriche di sviluppo che non siano già esperte
di implementazione»
.
E qual è la situazione degli operatori in questo senso? «Purtroppo
vedo poca qualificazione e focalizzazione. I system integrator e i Var spesso
non vogliono crescere in competenza e non scelgono di specializzarsi in un determinato
settore»
. E la scarsa inclinazione a fare gruppo tra gli operatori
per unire le forze? «Anche molti dei miei collaboratori, in passato,
preferivano costruire in casa una soluzione piuttosto che accordarsi con chi
l’aveva già pronta. Li ho convinti con i casi reali, ma ci sono voluti
trent’anni»
.

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