Dalla pianta allo scaffale Poker monitora gli alimenti

Le esigenze informatiche del Gruppo agroalimentare T18 risolte da un Erp

Maggio, 2003
I problemi che si trova ad affrontare un’azienda agroalimentare, soprattutto
se ha le dimensioni di un grande gruppo, riguardano logistica, fatturazione,
imballi, documentazione Edi (Electronic data interchange). A ciò
si aggiunge un mercato complesso e variabile come quello ortofrutticolo,
che rende problematica la gestione automatica attraverso i sistemi Erp.

«In questo comparto i prezzi cambiano di giorno in giorno, se
non di ora in ora: occorre, quindi, essere in grado di caricare le fatture
senza prezzi e pesi, determinando prima il prezzo di vendita e in seguito
quello di acquisto»
spiega Silvia Ramondo, titolare del Gruppo
T18, una grossa realtà nel settore ortofrutticolo nazionale che
ha adottato la soluzione Quasar-X di Poker per l’ottimizzazione della
gestione dei propri processi aziendali.
«Una grossa struttura come la nostra non fa eccezione
riprende Ramondo -, perché si trova a dover gestire tutte le
fasi della filiera: dalla programmazione della produzione all’assistenza
agronomica, dal condizionamento alla commercializzazione. Volendo semplificare,
l’esigenza maggiore che abbiamo consiste nella rintracciabilità
della partita, ovvero nel sapere cosa si compra e da chi. In questo modo,
una volta vendute le partite sul mercato al prezzo attuale, si determina
il ricavo e, su questa base, il corrispettivo da pagare ai fornitori»
.

T18, dopo aver passato in rassegna diversi produttori di software, si
è rivolta a Poker, software house torinese, il cui sistema Erp,
Quasar-X «ha dimostrato doti di flessibilità e robustezza
che ci hanno pienamente soddisfatto
– afferma Silvia Ramondo -. I
tempi di installazione e di formazione sono stati molto brevi, non ci
sono state particolari difficoltà se non di normale adattamento
nei primi giorni di utilizzo»
.

Qualche dettaglio in più lo fornisce Marco Sacco,
responsabile delle relazioni esterne di Poker: «Importante,
tra l’altro, il fatto che Quasar-X sia assolutamente indipendente dalla
piattaforma, essendo in grado di operare senza problemi su pc, sistemi
Unix, elaboratori Ibm As/400, e così via. Una caratteristica che
risulta decisiva in un Gruppo che, come T18, è composto da più
realtà differenti, ognuna con una propria operatività specifica»
.
Lo sviluppo della soluzione è stato fatto tutto internamente alla
software house, lavorando fianco a fianco con le persone di T18, cercando
di venire incontro alle esigenze specifiche del settore ortofrutta.
E sembra con soddisfazione del committente, visto che Ramondo ribadisce:
«Normalmente, le aziende del comparto agroalimentare operano
con prodotti e soluzioni che si dichiarano specifici, ma in realtà
non riescono a gestire in automatico e in modo completo e dettagliato
le esigenze legate all’agroalimentare. Riteniamo che Quasar-X Ortofrutta
sia la soluzione proprio perché è riuscita a integrare le
conoscenze dei tecnici con le esigenze reali di noi che operiamo nel mercato»
.

La tecnologia sembra dunque diventata fondamentale anche in un comparto,
come quello ortofrutticolo o agroalimentare in genere, dove la manodopera
continua ad avere ancora un grande peso. «Le aziende del nostro
gruppo hanno dimezzato i tempi legati ai cicli di vendita
– conferma
Ramondo -. Siamo passati dalle 3-4 ore precedenti alle attuali 2,
con il conseguente risparmio in termini di costi. Secondariamente, la
flessibilità e il controllo che la tecnologia consente sull’operatività,
che, un domani, potrebbe portare anche a dotare i singoli coltivatori
di terminali con cui tenere sotto controllo la propria produzione e comunicare
con l’azienda agroalimentare di riferimento per tutte le operazioni logistiche,
di fatturazione, di espletamento delle formalità documentali e
di controllo continuo della qualità»
. Le fa eco Sacco:
«La tecnologia ha solo uno scopo: rendere più semplici
e veloci le operazioni che dobbiamo svolgere quotidianamente. Questo è
indispensabile soprattutto per chi opera in un settore "frenetico"
come i mercati generali. L’informatica deve essere lo strumento che controlla,
razionalizza ed elabora i processi aziendali per fornire un aiuto ai manager
nello studio delle strategie e nella crescita della propria azienda»
.

Il discorso fila per aziende di grosso calibro. Ma per la miriade di piccole
imprese che operano nello stesso settore sparse per tutta la Penisola,
vale lo stesso discorso?
«Le esigenze espresse da un’azienda attiva nel comparto agroalimentare
sono identiche, indipendentemente dalle sue dimensioni
– risponde
Sacco -. Per questo siamo molto attenti nell’offrire una soluzione
tagliata sulle reali necessità del cliente (ovvero sul numero di
posti operatore necessari). Pertanto, i vantaggi sarebbero immediatamente
evidenti anche per le piccole aziende. Per esempio, la necessità
per qualsiasi produttore o commerciante di dover aver chiaro il percorso
della merce prima che arrivi nel piatto del consumatore, è tanto
importante per la piccola azienda quanto per un grande gruppo come T18.
Entrambi devono poter gestire i loro dati facendoli diventare informazioni
utili alle strategie aziendali; entrambi sono obbligati a garantire i
loro prodotti attraverso la certificazione di qualità. Quasar-X
Ortofrutta nasce come pacchetto completo per tutti: la differenza sta
solo nel numero di utenti (e quindi di licenze) che lo utilizzano»
.
Il grosso del lavoro è stato dunque fatto da Poker, che però
mette nelle mani dei propri partner l’opportunità di personalizzazione
del prodotto secondo le differenti esigenze della clientela: «Le
opportunità che il settore agroalimentare può offrire ai
partner di Poker sono notevoli: innanzitutto, si tratta di un mercato
in crescita, che avrà sempre maggiori necessità di supporto
dal punto di vista Ict. Inoltre, le soluzioni Poker, e, in particolare
quelle legate a Quasar-X, offrono caratteristiche di flessibilità
e modularità tali che è possibile effettuare interventi
di personalizzazione e costruzione di "soluzioni ad hoc" per
i clienti tali da lasciare ampio spazio e margini ai partner. Anche i
piccoli operatori possono avvantaggiarsi nell’approcciare un comparto
come quello agroalimentare. Le opportunità sono offerte dalla possibilità
di specializzarsi su settori verticali di mercato, acquisendo un know-how
specifico, che le grandi aziende Erp non possono offrire, dato che sono
costrette normalmente a operare a un livello molto più "orizzontale".
In altri termini, i piccoli operatori sono in grado di soddisfare molto
meglio le esigenze specifiche di ogni singolo cliente: il servizio è
la parte dell’offerta che differenzia realmente gli operatori Ict piccoli
o medi dai grandi colossi multinazionali»
.

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