Dalla Commissione europea in arrivo regole più semplici per la tassazione

Norme comuni per la tassazione delle imprese attive in più paesi dell’unione europea renderanno più facile e meno costoso operare nel mercato unico.

La Commissione
europea ha proposto un insieme di norme comuni sulla tassazione delle imprese
che operano in più paesi europei. Considerando che nella UE le differenze tra i
sistemi fiscali nazionali sono così grandi che per un’impresa può diventare complicato
e costoso espandere la propria attività nel mercato unico, avere la possibilità
di presentare un’unica dichiarazione fiscale “consolidata” per
l’insieme delle loro attività nell’Unione potrebbe rendere più facile e meno
costoso operare nel mercato unico.

Le imprese europee diventerebbero così più competitive e darebbero un più
efficace contributo alla crescita dell’economia e dell’occupazione.

Secondo le stime della Commissione, le nuove norme farebbero risparmiare
alle imprese circa 2 miliardi di euro. Basterebbe poi che la semplificazione
del regime fiscale incoraggiasse solo il 5% delle Pmi europee ad espandere la
loro attività al di là del proprio mercato nazionale per ottenere un ulteriore
risparmio di un miliardo.

Il mercato europeo eserciterebbe inoltre una maggiore attrazione sulle
imprese extra UE, che beneficerebbero anch’esse delle nuove norme.

Le aliquote dell’imposta sulle società nei paesi dell’UE non cambieranno.
Ciascun paese potrebbe continuare a fissarle autonomamente e per calcolare
l’imposta dovuta, le imprese potranno scegliere se applicare i diversi sistemi
nazionali o il sistema comune.

Prendiamo per esempio il caso di una società che opera in quattro paesi e in tre registra un utile mentre
nel quarto una perdita. Detta impresa potrà decidere di presentare al fisco un’unica dichiarazione
invece di quattro dichiarazioni distinte. In tal caso sommerà gli utili,
detrarrà la perdita e applicherà le regole comuni per calcolare detrazioni ed
esenzioni, ottenendo come risultato un imponibile unico.

Ognuno dei quattro paesi tasserà una quota dell’imponibile, applicando
l’aliquota nazionale. Le quote verranno determinate mediante una formula
definita nelle regole comuni.

Spetta ora ai governi nazionali adottare la proposta della Commissione, dopo
aver consultato il Parlamento europeo.

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