Dall’1 gennaio 2013 nuove leggi Ue per combattere evasione fiscale e semplificare Iva

Stop al segreto bancario tra Stati membri, fatture digitali equiparate a quelle cartacee e archiviabili elettronicamente. Sono alcune delle novità che introdurranno le nuove norme volte a rafforzare la capacità di combattere l’evasione fiscale e a semplificare le norme in materia di fatturazione.

La Ue è scesa in campo nella lotta all’evasione
fiscale
. A partire
dal 1° gennaio 2013 entreranno in vigore nuove norme volte a rafforzare la
capacità degli Stati membri di riscuotere le tasse. La direttiva sulla cooperazione
amministrativa nel settore fiscale, infatti, pone le basi per una maggiore
cooperazione e scambio di informazioni tra le principali autorità fiscali
dell’Unione europea. Uno degli aspetti
fondamentali della direttiva è che pone fine al segreto bancario: uno
Stato membro non può cioè rifiutarsi di fornire informazioni detenute da un
istituto finanziario a un altro Stato.

La direttiva stabilisce infatti misure pratiche ed efficaci per rafforzare
la cooperazione amministrativa in materia fiscale
. Essa fornisce formulari e
procedure per lo scambio di informazioni che renderanno più veloce ed
efficiente la trasmissione dei dati tra le diverse autorità nazionali.
Funzionari fiscali di uno Stato membro potranno essere autorizzati a
partecipare ad indagini amministrative in un altro Stato membro e potranno
richiedere che i loro atti e decisioni siano notificati in altri paesi
membri. La direttiva ha un vasto campo di applicazione, che copre tutte le
tasse ad eccezione di quelle già coperte dalla legislazione comunitaria
specifica (come l’ Iva e le accise).

Con il 1° gennaio 2013 entrerà in vigore anche la seconda
direttiva sull’Iva
, adottata nel luglio 2010, il cui scopo è semplificare le
norme in materia di fatturazione Iva per ridurre gli oneri e gli ostacoli per
le imprese.

Secondo la direttiva, le fatture elettroniche
vengono equiparate, con regole comuni, alle fatture cartacee
, al fine di
promuovere l’adozione della fatturazione elettronica. Le aziende saranno
quindi libere di scegliere la soluzione di fatturazione più adatta alle
proprie esigenze e agli Stati membri non sarà più consentito imporre delle
pre-condizioni, come le firme elettroniche, per l’utilizzo delle fatture
elettroniche. Le fatture potranno infine essere archiviate elettronicamente. Tutto
ciò consentirà alle imprese di risparmiare fino a 18 miliardi di euro
all’anno di costi di gestione.

In secondo luogo, gli Stati membri saranno
autorizzati ad offrire un’opzione di contabilità per cassa alle piccole
imprese con un fatturato inferiore a 2 milioni di euro l’anno
. Queste imprese
saranno cioè autorizzate a dichiarare e versare il corrispettivo Iva solo al
momento della ricezione del pagamento, piuttosto che al momento della
fatturazione, evitando così problemi di liquidità.

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