Dal reality alla realtà

Altro che pazzi per la spesa: gli americani, nel Black Friday, hanno scelto l’online. Dimostrando che la multicanalità non è un’opinione.

Ci hanno provato gli store e i mall americani a giocarsi ancorsa una volta la carta dell’offertona di mezzanotte.
Ci hanno provato, andando a solleticare quella voglia di avventura che trasforma lo shopping natalizio in una follia collettiva, che spinge altrimenti innocue famiglie a veri e propri tour de force di città in città, e finanche di Stato in Stato, pur di non lasciarsi sfuggire l’imperdible offerta che dura solo 24 ore.

Ma il risultato non sembra commisurato agli sforzi.
Perché gli americani, i pazzi per la spesa che tanto piacciono ai creatori di reality, alla fine han preferito comprare on line.

Non tutti, va da sé.
Le percentuali vanno ancora a favore del commercio tradizionale.
Tuttavia è un dato di fatto che laddove il brick & mortar ha segnato il passo, complice anche la crisi, l’ecommerce ha guadagnato, con crescite robuste a due cifre fin dal venerdì nero, tradizionalmente dedicato alle visite ai centri commerciali.

E’ un po’ il compimento della parabola: da tempo gli analisti rimproverano alla grande distribuzione, specializzata e non, di non aver trovato una via di innovazione che la aiutasse a conciliare commercio tradizionale e online.
La transizione è ormai avviata ed è un processo irreversibile.
Con in più la nuova parolina magica.
Quella che finora sembrava destinata ai consessi degli addetti ai lavori.
La multicanalità.
Cercare in negozio e comprare online.
Vedere in vetrina e comparare sul cellulare.
Individuare sullo scaffale e aggiudicarselo a un’asta.
Spesso sotto gli occhi del titolare o del commesso del punto vendita, al quale resta solo l’arma dello sconto impossibile, pur di non perdere scontrino e cliente. E pazienza se la marginalità va perduta.
Sarà forse un’amara lezione per i retailer.
Ma potrebbe non essere ancora troppo tardi per imparare.
Imparare, cioè, che il futuro è “multi”.

 

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