Dal 2015 i cellulari con l’antifurto

Si parte dagli Stati Uniti, dopo l’accordo raggiunto tra fornitori di dispositivi e operatori.

L’accordo nasce negli Stati Uniti, ma non si vede al momento la ragione per cui non possa in qualche modo essere esteso anche altrove, dal momento che vede in gioco da un lato di produttori di dispositivi, dall’altro gli operatori telefonici.
Oltreoceano, infatti, At&t, Sprint, T-Mobile e Verizon hanno raggiunto una intesa con player del calibro di Apple, Huawei e Samsung, per cercare una soluzione al diffuso fenomeno dei furti di smartphone e tablet, soprattutto di fascia alta.
Finora è mancata, è la critica avanzata dalle autorità, una tecnologia che possa fungere da deterrente, ad esempio rendendo inservibile e inutilizzabile da remoto un dispositivo rubato.
La tecnologia in realtà c’è e sarà implementata dai produttori di dispositivi a partire dall’estate del prossimo anno, presumibilmente dal mese di luglio del 2015.
Di fatto, i dispositivi lanciati da quel momento in poi integreranno un antifurto sia in modalità nativa, sia come funzionalità scaricabile liberamente dall’utente, che di fatto consentirà non solo di cancellare da remoto tutti i dati personali dell’utente, ma anche di impostare una password o un pin che renderanno inutilizzabile il dispositivo da parte di chi non ne sia a conoscenza, impedendo per altro il reset completo del device senza autorizzazione del proprietario.
Il proprietario, per altro, sarà autorizzato al ripristino di tutti i dati e all’eliminazione delle restrizioni applicate al dispositivo, qualora questi gli venga restituito o venga recuperato.

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