Da una costola di Sidi nasce Tactical People

Il system integrator italiano ha creato una nuova società dedicata gestione dei servizi professionali. L’obiettivo dell’iniziativa è fornire ai clienti uno spettro più ampio d’offerta e razionalizzare l’attività.

Il system integrator italiano Sidi annuncia la nascita di una nuova società interamente dedicata alla progettazione e alla consulenza sistemica.

La neonata realtà, battezzata Tactical People, si propone sul mercato con l’obiettivo di fornire servizi professionali e consulenza ad ampio spettro su tutte le aree coperte dall’offerta Sidi.
Grande impegno, quindi, sul fronte degli ambienti Sap R/3, sull’offerta che Sidi ha battezzato E-Solutions, che comprende Business intelligence e Customer relationship management (Crm), e sulle soluzioni di gestione delle risorse umane.
A supporto delle attività sui clienti, è stato anche creato un centro di competenza, battezzato Applications & Facility Management, che permette di fornire servizi di gestione in outsourcing degli applicativi, con la garanzia del mantenimento di predifiniti livelli di qualità del servizio.

Sidi, da ora in poi, non offrirà più servizi professionali, attività questa che sarà presa in carico in via esclusiva dalla nuova struttura dedicata, che opererà con l’intento di consolidare la presenza nei mercati tradizionali, sviluppare il business legato alla Pubblica amministrazione e ampliare ulteriormente la presenza nel segmento delle telco.

La nuova realtà sarà guidata da Roberta Dal Checco, che assume la carica di general manager di Tactical People. “Il tutto nasce dalla presa di coscienza, nel 2000, del fatto che il mercato stava attraversando un periodo di profondi rivolgimenti – ha chiarito Massimo Dal Checco, amministratore delegato di Sidi -. Questo ci ha portato a prendere in esame la possibilità di riorganizzare l’offerta e le linee di mercato. I consulenti di McKinsey ci hanno aiutato a stilare un piano industriale idoneo a supportare questo cambiamento. Uno dei passi fondamentali del piano era staccare da Sidi, il cui obiettivo è divenire uno dei più qualificati system integrator in Italia, tutte le attività legate al vecchio modo di gestire il business, quindi i servizi professionali”.
In realtà, si è trattato dello scorporo di quella che era, a tutti gli effetti, una divisione di Sidi, con risorse dedicate e una propria direzione vendite, e che quest’anno è stata trasformata in una società autonoma. “L’idea – ha proseguito Dal Checco – è di evitare di creare confusione sul mercato e di riuscire a proporci con un’offerta più flessibile, che permetta a Sidi di focalizzarsi di più sulla system integration. Attualmente, la divisione servizi professionali conta circa 110 persone e l’obiettivo è di arrivare ad avere 150 professionisti entro un anno, suddivisi tra le tre sedi di Milano, Roma e Padova”.

Il gruppo ha realizzato, lo scorso anno, un fatturato pari a 39 milioni di euro, ottenuti su circa 150 clienti attivi, il 10% del quale ottenuto dalla divisione servizi professionali. Sidi occupa circa 500 persone, suddivise tra le tre sedi di Milano, Padova e Roma. L’obiettivo è di arrivare, tra un anno, a un’organizzazione focalizzata sui servizi professionali che occupi circa 150 risorse, sufficientemente grande da seguire in modo corretto i clienti ma anche facilmente gestibile. “In termini di giro d’affari – ha concluso Dal Checco -, l’idea è di arrivare a fatturare, con il solo business dei servizi professionali, circa cinque milioni di euro entro la fine dell’anno”.

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