La startup Transitive Technologies sta per dimostrare la tecnologia che potrebbe eliminare la costrizione dei software legacy, che ha tradizionalmente legato i vendor Oem su un singolo microprocessore.
La startup Transitive Technologies sta per dimostrare la tecnologia che potrebbe eliminare la costrizione dei software legacy, che ha tradizionalmente legato i vendor Oem su un singolo microprocessore. La dimostrazione dovrebbe tenersi al Micro Processor Forum in California. Durante questa prova, Transitive Technologies mostrerà il funzionamento del codice scritto per un chip Arm 200 MHz su un processore Mips a 400 MHz. L’emulazione delle tecnologie dei chip è emersa prima della sfida di Transitive. Transmeta ha presentato di recente la tecnologia del “morphing del codice” anche se nessun prodotto di emulazione, finora, è vissuto completamente fino alla sua commercializzazione. Secondo un portavoce di Transitive, invece, diversamente dai progetti di Transmeta, la società ha sviluppato un motore software di traduzione della Cpu “hardware agnostic”, che traduce fedelmente le istruzioni di un chip a un altro processore, senza alcun compromesso di potenza o performance. All’inizio della settimana, Transitive ha annunciato la prima versione del proprio motore di traduzione, Dynamite X/M Cpu, che permette al codice scritto per i processori Intel x86 di funzionare sui chip di Mips Technologies, Mips32 e Mips64. Le implicazioni della tecnologia di Transitive per le architetture dominanti di processori Arm, Intel e quelle di altri costruttori, sono potenzialmente devastanti: liberando gli Oem dalla necessità di proteggere i propri investimenti nel codice specifico di un chip, si aprono loro le porte per saltare da un’architettura a un’altra, quando diventano disponibili alternative più veloci e potenti.