Da Stratus server fault tolerant per ambienti aperti

Disponibilità a cinque nove in ambienti aperti con i due nuovi server Stratus fault tolerant per Windows 2000.

I server fault tolerant sono da sempre sinonimo di macchine costosissime e molto ingombranti, di soluzioni per lo più proprietarie utilizzate per ospitare solo poche applicazioni critiche. Stratus ha fatto delle soluzioni a disponibilità continua il proprio core business, con un’offerta che include non solo server ma anche componenti software che consentono di monitorare le applicazioni e il sistema, di fare l’inventario delle risorse che vi risiedono e altro ancora.
La società ha di recente presentato la sua nuova gamma di server fault tolerant pensati per ambienti standard. Si tratta di due macchine “pronte all’uso” sviluppate in ambienti Windows 2000. Questo significa che qualsiasi applicazione scritta per il noto sistema operativo Microsoft potrà girare senza necessità di modifiche sugli ftServer Stratus.
L’idea è quella di ospitare le numerose applicazioni sviluppate per Windows 2000 su una macchina sola, facilmente gestibile grazie a nuove funzionalità che riducono al minimo l’intervento umano. Tra queste, l’auto-diagnostica e alcune feature di soluzione in remoto di eventuali malfunzionamenti. Tutto questo ottenendo la garanzia di un downtime praticamente prossimo allo zero a un prezzo, assicurano i vertici di Stratus, che si avvicina a quello di una soluzione di clustering di server tradizionali.
L’alta disponibilità si abbina, oggi, anche a una configurazione hardware standard. L’ftServer 3200 è un sistema a una o due vie che utilizza processori Pentium III a 800 MHz. La versione entry level del sistema, comprensiva della macchina con sistema Windows 2000 Advanced Server preinstallato, viene proposta a partire da 50 milioni di lire. L’altro modello, l’ftServer 5200, è un sistema a uno o due vie che ospita processori Pentium III Xeon a 750 MHz.
Si tratta di macchine con affidabilità a cinque nove (99,999%) che, oltre a prevedere la totale ridondanza di componenti e sottosistemi includono funzionalità avanzate di auto-diagnosi e assistenza. Il monitoraggio e l’assistenza in remoto sono possibili attraverso una rete di centri di intervento battezzata Stratus service network (Ssn). I tecnici dei centri dislocati in Europa e Stati Uniti possono analizzare in remoto le situazioni critiche, intervenire immediatamente e risolvere a distanza alcuni problemi, senza doversi recare fisicamente presso la sede del cliente.

I nuovi sistemi Stratus integrano la tecnologia proprietaria Hardened Drivers che consente di ridurre i problemi di failover legati alla componente software. Questa, abbinata ad altri strumenti software, permette, infatti, di prevedere i possibili downtime di sistema e le perdite di dati causati da errori nei driver, incompatibilità e conflitti tra componenti hardware e software, a garanzia del funzionamento continuo.

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