Da settembre i nuovi standard europei

Nella prima plenaria post-estiva il Parlamento europeo voterà il nuovo regolamento sulla standardizzazione. Lara Comi, relatrice del testo, ci illustra i vantaggi. Ci sarà una piattaforma di gestione condivisa in rete.

Lara Comi è relatrice per il Parlamento europeo del nuovo regolamento sulla standardizzazione.

Il trilogo, ossia, le trattative di negoziato con Commissione
europea e Consiglio, ha detto a Europarlamento24, è stato chiuso già al
tempo della presidenza danese.

Il testo del regolamento approderà in plenaria il 12 settembre per il voto definitivo che aprirà quindi le porte al nuovo sistema di standardizzazione europeo.

Azione italiana, per Pmi e startup
Un
successo italiano, non solo per la relazione di Comi, ma anche per il
fatto che è stato sviluppato con il supporto del vicepresidente della
Commissione europea Antonio Tajani e Commissario all’Industria.

E difatti le novità vertono fortemente sulle Pmi, «che saranno direttamente coinvolte nello sviluppo dei nuovi standard – ha detto Comi -. Allo scopo il regolamento prevede tariffe di accesso più basse, proprio per favorire la nuova piccola imprenditoria e le startup».

Parola (non voto) ai consumatori
Nella definizione degli standard ci sarà spazio anche per i consumatori, per il tramite delle loro associazioni di rappresentanza, «che avranno titolo di consultazione anche se non avranno quello di voto».

Riguardo i servizi relativi agli standard saranno armonizzati quelli
di competenza europea, mentre quelli di pertinenza degli Stati membri,
come quelli sanitari, rimarranno separati.

Una piattaforma su cloud
Si creerà una piattaforma tecnologica per la gestione della conoscenza degli standard: «potrà essere di competenza della Commissione europea oppure degli organismi di standardizzazione nazionali, come l’Uni».

La tematica della standardizzazione è stata affrontata da Comi anche nella sua recente missione estera, negli Stati Uniti,
dove insieme ai colleghi della Commissione mercato interno ha
incontrato esponenti del locale ministero del Commercio e il presidente
della Camera di Commercio.

Comi dice di aver colto una forte attenzione alla creazione di standard universali, specie per il campo tecnologico.
La sua proposta, quindi, è stata di utilizzare il cloud come piattaforma abilitante.

L’interesse americano, ha rivelato, converge con quello europeo e ha
come finalità sostanziale quella di creare un ambito normato in cui Cina e India siano obbligate a confluire.

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