Da oggi Orange parla francese

E’ andata in porto la prevista fusione tra France Telecom e il terzo operatore mobile britannico, Orange. L’operazione di cui si era discusso in questi giorni, ha un valore complessivo superiore ai 25 miliardi di sterline inglesi (all’incirca 75mila mi …

E’ andata in porto la prevista fusione tra France Telecom e il terzo
operatore mobile britannico, Orange. L’operazione di cui si era
discusso in questi giorni, ha un valore complessivo superiore ai 25
miliardi di sterline inglesi (all’incirca 75mila miliardi di lire) e
nelle intenzioni dell’operatore francese porterà entro fine anno alla
creazione di un gruppo di telefonia cellulare con oltre 30 milioni di
abbonati nel mondo. Il merger avverrà sulla base di un pagamento in
contanti (per quasi 14 miliardi di sterline) e un concambio
azionario. France Telecom si accollerà inoltre una somma vicina ai 2
miliardi di sterline per coprire il debito che pesa attualmente
sull’operatore cellulare. Inoltre, l’acquirente ha già predisposto un
prestito di oltre 4 miliardi di sterline a copertura delle spese per
la licenza di terza generazione radiomobile a suo tempo richiesta da
Orange.
A conti fatti, la cessione, che l’attuale proprietario di Orange,
Vodafone-Airtouch, ha dovuto accettare per rispettare la normativa in
materia di anti-trust, assume un valore prossimo ai 50 miliardi di
Euro. France Telecom ha rincorso con accanimento la sua "preda" fin
dal momento in cui aveva deciso di rinunciare a una diretta
partecipazione alla gara d’asta per il rilascio della licenza Umts in
Gran Bretagna. Le sue intenzioni sarebbero appunto quelle di fondere
i suoi interessi nel radiomobile, in particolare la rete francese di
Itineris, con quelli di Orange per dar vita a un nuovo operatore
mobile paneuropeo. La compagnia manterrà il marchio di Orange e sarà
capitanata dall’attuale amministratore delegato Hans Snook,
affiancato dal suo braccio destro finanziario Graham Howe. Entro fine
anno o per l’inizio del 2001 è prevista la quotazione a Londra,
Parigi e New York. Considerando i bilanci ’99, l’operatore che esce
da questa fusione avrebbe un fatturato consolidato di 8 miliardi di
euro.

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