Da Iona a Sonic, l’Esb è in trasformazione

La proposizione di Iona per le SOA si fonda su Artix, l’Enterprise service bus sopra il quale la società sta via via aggiungendo importanti tasselli. La nuova versione Artix 4.0, infatti, include la service orchestration basata su BPEL (Business proces …

La proposizione di Iona per le SOA si fonda su Artix, l’Enterprise service bus sopra il quale la società sta via via aggiungendo importanti tasselli. La nuova versione Artix 4.0, infatti, include la service orchestration basata su BPEL (Business process execution language). Nuovi sono anche i Data service per integrare dati da database differenti (in pratica, i dati vengono esposti come servizi). Come per la service orchestration, è possibile sviluppare tramite tool Eclipse-based. Artix 4.0 aggiunge poi il supporto di WS-RM (Reliable messaging) e di JMS (Java messaging service) come Api per la messaggistica. Infine, l’ambiente migliora l’integrazione con mainframe z/Os. Si sa già che Artix si allargherà in futuro sulla parte di registry e sulla gestibilità.


Iona sponsorizza un approccio “incrementale”, evidenziato dal nuovo modello di pricing (c’è una sola versione di Artix sulla quale aggiungere gli adapter con le varie funzionalità) e dalla scelta di proporre una versione opensource, più limitata, dell’ Esb: si chiama Celtix, è gestito dal consorzio ObjectWeb e può supportare un primo approccio a SOA.


A testimoniare l’evoluzione dei connettori dei servizi-applicazioni, arriva anche la nuova versione 7.0 dell’Esb di Sonic Software. Pensata per un approccio su larga scala, beneficia di un nuovo Workbench, basato su Eclipse, con funzioni di modellazione di processo.

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