Da Intel una trimestrale record

Nell’ultimo quarter con Barrett al comando, la società sbaraglia anche la stagionalità e supera tutte le attese. Aumento di produzione per soddisfare la domanda.

Un nuovo segnale positivo, attesissimo dalla comunità finanziaria, viene
dalla trimestrale di Intel, presentata come previsto nella
serata di ieri, appena chiuse le trattatazioni borsistiche.
Nel primo trimestre del nuovo esercizio fiscale, la società
ha registrato un incremento del 25% negli utili, accompagnato
da una crescita del 17% nelle vendite
, che hanno dunque toccata un livello considerato storico per il periodo.
Concretamente, ciò significa che le vendite hanno toccato i 9,43 miliardi di dollari, mentre gli utili sono passati da 1,73 a 2,15 miliardi, pari a 34 centesimi ad azione, superando le attese degli analisti, fermi a 31 centesimi.
Secondo quanto dichiarato dal Ceo Craig Barrett alla comunità finanziaria, il risultato è dovuto alla crescita della domanda di processori Centrino, per soddisfare la quale la società si è vista costretta ad aumentare la produzione nei suoi 13 impianti.
E anche questo aspetto piace alla comunità finanziaria: l’aumento della capacità di produzione di ciascun impianto significa una riduzione del costo unitario di ciascun processore e di conseguenza un aumento della marginalità per Intel.
In ogni caso i risultati
annunciati ieri rappresentano ciò che la comunità degli analisti si aspettava,
soprattutto dopo i buoni segnali già arrivati da Texas Instruments: per il
comparto pc c’è qualcuno che continua a parlare di ripresa della domanda.

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