Da Intel il pessimismo si estende a Compaq

“Un altro “”colpo”” per il mercato borsistico americano e arrivato da Compaq,che, come il suo alleato Intel, ha avvertito di non attendersi per il primo trimestre ’98 profitti significativi. Reazioni sorprese degli analisti.”

Le vendite "piatte" sarebbero all’origine della probabile assenza di
profitti che Compaq si attende per il primo trimestre fiscale ’98. Compaq
si aggiunge alla lista di costruttori, soprattutto di chip, che la scorsa
settimana avevano già espresso pessimismo sui risultati di questo inizio
d’anno. Secondo il presidente e Ceo, Eckhard Pfeiffer, sono state
soprattutto le vendite interne sui canali a penalizzare la società:"Ce
ne siamo resi conto durante il trimestre
– ha confermato il manager –
e abbiamo avviato aggressive politiche commerciali per ridurre le
giacenze di magazzino dei canali e accelerare l’implementazione del nostro
modello ottimizzato di distribuzione"
. I mercati europei e asiatici
dovrebbero registrare minori difficoltà rispetto a quello nordamericano.
La società prevede di raggiungere o superare di poco il pareggio, mentre
il fatturato dovrebbe rimanere stabile rispetto ai 4,8 miliardi di dollari
di un anno fa. In compenso, Pfeiffer ha dichiarato che l’azienda manterrà
la propria posizione competitiva e, anzi, potrebbe incrementare la quota di
mercato, lasciando così intendere che anche i principali rivali non
dovrebbero ottenere risultati particolarmente confortanti. All’annuncio, il
titolo in Borsa è calato di quasi 7 punti. Anche le previsioni per il
secondo trimestre si mantengono per ora caute, sempre il relazione
all’assestamento dei canali commerciali nordamericani. Questi risultati, in
ogni caso, non dovrebbero avere alcuna incidenza sui tempi di definizione
dell’acquisizione Digital, almeno secondo i dirigenti della casa texana.
Gli esperti di mercato attribuiscono il generale rallentamento finanziario
di questo inizio di 1998 alla forte competizione sui prezzi, che incide
soprattutto sui margini. I pc di basso costo (da 1.000 dollari in giù) non
sembrano attrarre più di tanto l’utenza aziendale, mentre i singoli
consumatori sono più reattivi, ma in molti casi attendono per vedere se i
prezzi diminuiranno ancora. Un vera mancanza di innovazioni tecnologiche
contribuisce al rallentamento diffuso.

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