Da Ibm un supercomputer basato su Power4

Il processore, basato su tecnologia Soi, sarà il cuore di nuovi sistemi dedicati alla comunità scientifica.

Ibm ha annunciato il primo hardware costruito sulla prossima generazione di processori Power4, che segna il rilascio di uno dei più grandi sistemi dedicati a trovare risposte su patologie quali la sindrome di Alzheimer e la variante umana della “mucca pazza”, la sindrome di Creutzfeld-Jakob. La Max Planck Society tedesca si è, infatti, rivolta a Ibm per costruire un supercomputer basato sul chip Power4, che dovrebbe essere rilasciato per il quarto trimestre di quest’anno. Gli scienziati della società tedesca stanno focalizzando la loro attenzione sullo studio delle instabilità a livello atomico nelle strutture delle proteine. Tali instabilità potrebbero rivelarsi responsabili di numerose patologie, incluse appunto la sindrome di Creutzfeld-Jakob e l’Alzheimer. Il processore Power4 che utilizzerà le tecnologie Soi (Silicon On Insulator) e rame, sarà inizialmente inserito nei sistemi high-end di Big Blue, ma potrebbe anche fare parte della prossima linea di eServer. Ibm sta progettando di mettere in cluster due dozzine di server a 32 vie per formare un sistema singolo che permetta alla Max Planck Society di elaborare 3,8 trilioni di calcoli al secondo, ossia 10 volte più velocemente dell’attuale hardware della società tedesca. Il sistema sarà completo per il prossimo anno, mentre una parte sarà già disponibile per il termine di questo. I Power4 possono funzionare sia con Aix 5L sia con Linux.

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