Da Ibm ad Apple. Anzi, no

Storie di manager. Passa da Ibm ad Apple per occuparsi di iPod e iPhone. Ma Ibm non è d’accordo e ricorre in giudizio.

Per un manager, Eric Schmidt, che dice un no preventivo a Obama, un altro manager, che il suo sì lo avrebbe già detto, è costretto a fare marcia indietro.

Il mese scorso, Mark Papermaster, già manager in casa Ibm, aveva lasciato il proprio incarico approdando in Apple come responsabile dello sviluppo delle linee iPod e iPhone.

Assunto il nuovo ruolo lo scorso 4 novembre, ruolo che prevede risposta diretta a Steve Jobs, Papermaster ha ricevuto in questi giorni una ingiunzione dal giudice distrrettuale Kenneth Karas, che gli impone di lasciare immediatamente l’incarico, poichè viola un precedente accordo stipulato con Ibm.

Era stata la stessa Ibm a ricorrere in giudizio, sostenendo che gli accordi contrattuali in essere con Papermaster gli impongono di non accettare incarichi presso aziende concorrenti, senza aver lasciato passare almeno un anno dall’ultimo incarico in Ibm.
 
Secondo Big Blue, Papermaster potrebbe utilizzare in Apple informazioni confidenziali delle quali è in possesso, in particolare nell’ambito dei processori e delle tecnologie server, in virtù del ruolo rivestito fino a poco tempo fa.
Papermaster faceva infatti parte del ristretto gruppo di 300 manager che avevano accesso a informazioni confidenziali in materia di strategie aziendali, business plan e iniziative di marketing.

Il suo livello di conoscenza è tale che a Ibm deriverebbe un danno incalcolabile se Papermaster utilizzasse le informazioni delle quali è in possesso a favore di un competitor“, sono le tesi degli avvocati di Ibm.

Da parte sua, Papermaster si difende sostenendo che l’ambito del quale dovrebbe ora occuparsi è totalmente differente perchè sussista un pericolo reale.

Si attendono, ora, nuovi sviluppi.

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