Da Fedart Fidi 4 mosse per sostenere l’accesso al credito per le Pmi

La stretta creditizia pesa anche sull’attività dei consorzi fidi. Ecco cosa fare secondo la Federazione Nazionale Unitaria dei 144 Consorzi e Cooperative Artigiane di Garanzia promossa da Confartigianato, Cna e Casartigiani.

È un progetto per riconoscere la garanzia quale bene pubblico, in quanto strumento fondamentale per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, quello messo a punto da Fedart Fidi.

Intenzionata a sollecitare una riforma appropriata, sono quattro gli obiettivi posti all’insegna dalla Federazione Nazionale Unitaria dei 144 Consorzi e Cooperative Artigiane di Garanzia promossa da Confartigianato, Cna e Casartigiani.

Primo fra tutti: orientare le risorse pubbliche e private secondo principi di efficienza ed efficacia, ma anche semplificare la filiera della garanzia eliminando duplicazioni tra i ruoli assunti dai vari soggetti e la concorrenza tra gli attori. È, inoltre, necessario raggiungere l’autosostenibilità del sistema con un meccanismo di contribuzione automatica privata per ciascuna operazione di garanzia e rendere misurabile l’impatto generato dagli interventi mediante un modello econometrico appositamente definito.

Il tutto alla luce di quanto emerso dalla 15esima edizione della ricerca presentata dalla Federazione, secondo la quale, nel 2011, i finanziamenti garantiti alle piccole imprese italiane che ne hanno fatto richiesta presso i consorzi hanno sfiorato i 14 miliardi di euro. Di questi, ben un quinto non è stato effettivamente erogato alle imprese da parte degli istituti di credito a causa della stretta creditizia, che pesa anche sull’attività dei consorzi fidi.

Tant’è che, nell’ultimo trimestre del 2011, si è pressoché registrato il blocco totale delle erogazioni di finanziamenti, ulteriormente decresciuti rispetto ai 14,4 miliardi di euro garantiti alle Pmi nel 2010, di cui quasi 7,3 miliardi erogati dai confidi di Fedart Fidi a 700.534 artigiani e piccole imprese, per una media di finanziamento garantito di 50,4 milioni.

Ancora una volta, stando ai risultati del già citato studio, un imprenditore del comparto artigiano su due si rivolge ai Confidi per dare soluzione alle proprie esigenze finanziarie, mentre la classifica delle regioni più attive vede in testa il Veneto con 1.369 milioni di euro seguito da Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, rispettivamente con 1.331, 1.092 e 933 milioni di euro di finanziamenti garantiti dai confidi alle piccole imprese.

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