Da ex nemici contro Ibm-Linux

C’è un’evidente dose di realismo dietro l’intesa fra Sun e Microsoft. Sul fronte dei server, il patto potrà, però, aver successo solo se la collaborazione sarà concreta.

16 aprile 2004 Torniamo sull’accordo Sun-Microsoft, che mette fine
alle lunghe dispute fra i due (quasi) ex rivali, per esaminarne i risvolti più
strettamente legati al business.
Di certo, l’intesa è improntata a una forte
dose di realismo, messa in campoo da entrambe le aziende.
L’abbinata
Solaris/Sparc non è più una sufficiente fonte di crescita per Sun, specie dopo
che l’azienda ha deciso di spingere anche sul fronte x86, che richiede
differenti strategie di ecossitema. Microsoft, d’altro canto, pare ultimamente
impegnata a spendere un po’ dei propri ingenti guadagni per sistemare le
pendenze disseminate in questi anni con varie aziende.
Dietro, pare
stagliarsi una nuova santa alleanza contro il binomio Ibm-Linux, creando un
evidente dualismo sul fronte server. Sempreché i due ex nemici collaborino sul
serio, avvicinando il più possibile Java a .Net (senza ricadere in problematiche
antitrust), Sun molli un po’ la presa su Solaris e deleghi di più Microsoft sul
fronte della ricerca e sviluppo.

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