Cybertrust, il nuovo polo della sicurezza

TruSecure e Betrusted (con anche Ubizen) si accorpano, per creare una macro realtà dedita alla security enterprise.

21 settembre 2004

Betrusted e TruSecure hanno annunciato un accordo, soggetto comunque all’approvazione degli azionisti, per la loro fusione, che darà vita a Cybertrust, una realtà impegnata nel settore della sicurezza da 160 milioni di dollari di fatturato e da mille dipendenti.


Cybertrust, quindi, coniugherà l’esperienza, le competenze e la tecnologia anche di Ubizen (società di cui Betrusted possiede la maggioranza) e si orienterà al mercato delle per aiutare grandi aziende private e pubbliche per affrontare le problematiche legate alla sicurezza delle informazioni e delle risorse aziendali.


Betrusted, quindi, contribuirà alla nuova società con le avanzate soluzioni per la gestione delle identità digitali, per dare accesso sicuro alle informazioni mission-critical delle imprese, mentre TruSecure metterà a disposizione la propria esperienza nella gestione intelligente dei rischi. La competenza Ubizen servirà nell’individuazione e prevenzione delle minacce e delle vulnerabilità.


Le soluzioni della società saranno offerte come servizi professionali o come servizi gestiti che utilizzano una piattaforma software di fascia enterprise installata presso il cliente o presente nei Trustcenter.


La squadra manageriale di Cybertrust sarà composta da John Becker (ex chairman e Ceo di TruSecure e precedentemente cofondatore e Ceo di Axent Technologies) che sarà Ceo di Cybertrust, da Rick Smith, ex chairman di Betrusted che farà lo stesso Cybertrust, da Stijn Bijnens, cofondatore e Ceo di Ubizen, che sarà Chief strategy officer. Jim Murphy, ex Cfo di TruSecure avrà la stessa carica e Peter Tippett, definito inventore del primo antivirus, sarà Cto di Cybertrust.


Il responsabile Emea di Cybertrust sarà John Holland, che circa la strategia continentale dice di voler «puntare a sviluppare una strategia di canale sia diretta sia indiretta. Opereremo su base pan-Europea, concentrandoci sulle funzionalità che offriremo ai clienti sia direttamente sia attraverso i nostri partner. Siamo un’azienda globale che fornisce servizi e supporto localizzati per ogni regione, grazie a una struttura aziendale a regioni. Ogni regione avrà supporto, servizi e marketing locali, e tutta l’autonomia necessaria per rispondere alle esigenze dei clienti. In Europa abbiamo clienti in Irlanda, Gran Bretagna, Finlandia e Russia».


Riguardo al mercato italiano, secondo Holland «Cybertrust ha già attualmente una presenza molto attiva, grazie ai partner locali tra cui Telecom Italia, oltre a un gran numero di clienti tra i quali il governo italiano la Regione Lombardia. È nostra intenzione continuare ad accrescere il numero dei nostri partner».


E sul modo in cui Cybertrust si allineerà alle normative vigenti di sicurezza, cioè se recependole passivamente o se tenterà di fare lobby in ambito istituzionale per far passare concetti, metodologie, tematiche volte a migliorare lo stato della sicurezza It degli utenti, Holland sostiene che «al momento attuale stiamo già collaborando con i governi di molti paesi Europei tra cui anche l’Italia. Nei limiti del possibile, tenteremo di influenzare le loro strategie di e-business e e-security. In questo tentativo, il patrimonio di conoscenza di TruSecure relativamente a quanto sta avvenendo sui mercati europei e internazionali si rivela per noi uno strumento molto prezioso»

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