Crm, la ripresa è prevista per il 2003 ma non sarà entusiasmante

Meta Group ritiene che in Europa il numero di contratti di fornitura di applicazioni Crm non è in calo, ma il costo medio di ciascuna implementazione scende, per attestarsi in una finestra compresa tra gli 1,4 e gli 1,7 milioni di euro, confermando così una tendenza verso i progetti di tipo iterativ

17 dicembre 2002 Secondo la società di ricerche Meta, Group il 2003 sarà un anno di ripresa per il settore del Crm. Visto il clima congiunturale, bisogna tuttavia intendersi sul significato del termine, che in questo momento coincide con un andamento “piatto o tutt’al più leggermente positivo”. Malgrado la previsione poco entusiasmante, il responsabile per le analisi del mercato Crm di Meta Group, Ashim Pal, osserva che il 2003 non sarà del tutto da dimenticare anche se le aziende modificheranno ulteriormente le abitudini di spesa. “Come voce di investimento – ha chiarito il manager – il Crm mantiene le sue elevate priorità, la vera questione ormai è tradurre questa spesa in un progetto”. Ad attirare i fondi più consistenti saranno, secondo Pal, i progetti modulari, quelli che sapranno far leva sulle implementazioni già esistenti o che mirano a risolvere uno specifico problema. Il focus sui processi continuerà e avrà un ruolo importante nell’aiutare le imprese a calcolare il rendimento delle soluzioni. Meta Group ritiene che in Europa il numero di contratti di fornitura di applicazioni Crm non è in calo, ma il costo medio di ciascuna implementazione scende, per attestarsi in una finestra compresa tra gli 1,4 e gli 1,7 milioni di euro, confermando così una tendenza verso i progetti di tipo iterativo o ben delimitato. Il problema generale di questo mercato è il condizionamento derivante dalla forte disillusione nei confronti di soluzioni che spesso non hanno funzionato come previsto. Da un punto di vista evolutivo, avverte Pal, il Crm è ancora in uno stadio molto primitivo: tutti sono interessati a conoscerlo meglio ma hanno grosse difficoltà sul piano implementativo e il basso ritorno sugli investimenti rende problematico il finanziamento dei progetti. Un’altra difficoltà nasce dalla scarsa flessibilità. C’è la tendenza a sviluppare soluzioni che gestiscono i rapporti col cliente finale, con i dipendenti o con gli utenti interni. L’optimum consisterebbe nel realizzare sistemi “xRm” uniformati a uno schema comune e basati su componenti riutilizzabili.

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