Crescono i salari high tech negli Usa

Aon Consulting ha fatto il punto sullo stato economico delle risorse umane impegnate nell’It e nel Biotech.

18 marzo 2004

Buone notizie per gli impieghi nell’It, ma dagli Stati Uniti, però (un mercato che, comunque, rimane un punto di riferimento per tutto il settore).


La società di ricerche nel campo delle risorse umane, Aon Consulting, ha rilasciato il proprio rapporto annuale sullo stato dell’occupazione nell’high tech statunitense (1.500 aziende It e 500 aziende operanti nel biotech), e i numeri usciti sulla ruota di Chicago sono buoni.


Dalla survey di Aon, infatti, risulta che nel 2003 i salari medi delle persone impiegate nel settore sono saliti del 3%, nonostante alcuni casi di congelamento degli stipendi o di applicazione di misure di contenimento costi.


Aon si è spinta anche oltre, elaborando un indice che afferma che nel corso del 2004 le aziende del comparto pagheranno i propri dipendenti il 4% in più.


In aumento anche le assunzioni, ma solo nella seconda metà dell’anno.


I ruoli maggiormente ricercati sono quelli afferenti le attività di engineering, di gestione infrastrutturale, di marketing. Insomma, sviluppo, gestione e vendita.


Mediamente un salariato statunitense impegnato nell’area analitico sistemistica guadagna 67.100 dollari l’anno; un programmatore It ne porta a casa 69.400, un ingegnere del software 83.300, mentre responsabili di prodotto e marketing, 81mila.


Aon ha anche analizzato il fenomeno dell’outsourcing di competenze offshore, cioè nei paesi terzi con più basso costo del lavoro, senza trarne però sufficienti elementi per decretare un abbassamento dei salari negli Usa.

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