Assinform stima nel 12,5% la crescita dell’informatica nazionale per il primo semestre di quest’anno. Il mercato, pero, resta instabile e aumenta il gap rispetto a Stati Uniti e il resto dell’Europa che conta.
Il primo semestre del mercato dell’Ict in Italia, oggetto del
tradizionale appuntamento dell’Assinform, ha mostrato un incremento a
due cifre, 12,5%, con una netta tendenza alla convergenza dei tassi
di crescita dei due comparti: informatica e telecomunicazioni.
Giulio Koch, presidente di Assinform, e Giancarlo Capitani,
amministratore delegato di NetConsulting, hanno espresso ottimismo
per un andamento decisamente positivo. Capitani ha sottolineato come
i primi sei mesi del 2000 sono da considerarsi molto significativi
perché scevri da effetti eccezionali, quali il Millennium Bug, e
rappresentativi di un trend di crescita consolidato. Qualche
perplessità permane, però: innanzitutto il mercato si dimostra
comunque instabile, cioè ancora influenzato da elementi molto
variabili, che rendono difficili le previsioni. Inoltre, sembra
aumentare il gap dell’Italia rispetto agli altri paesi
industrializzati, con particolare riferimento agli Usa e al resto
d’Europa. Koch lamenta, soprattutto, la lentezza del governo, che ha
sì varato interessanti e positivi progetti, ma li ha lasciati lettera
morta, rinviandoli quasi tutti al 2001.
A guidare e comunque a contribuire alla stabilità del mercato sono la
convergenza delle infrastrutture (voce-dati e fisso-mobile),
l’e-business e il settore consumer. Più in dettaglio osserviamo che
la crescita del 12,5% ha portato il valore del mercato da 46.646
miliardi di lire nel primo semestre del 1999 a 52.493 miliardi.
Secondo Capitani ci si può aspettare un totale a fine anno di oltre
105mila miliardi di lire. A guidare la crescita il comparto di
software e servizi (+15%), mentre l’hardware (+7,4%) è stato
rallentato dall’esaurirsi della domanda generata dal bug dell’Anno
Duemila e, infine, l’assistenza tecnica (-3,2%) appare in
controtendenza.
Tra i sistemi hw sono i pc a crescere di più (anche rispetto
all’incremento registrato l’anno scorso sul 1998): un +20,1%
determinato soprattutto dai portatili (+64,9%), mentre server
(+14,5%) e desktop (+11%) rallentano rispetto alla crescita dell’anno
scorso. é significativo anche il fatto che a crescere di più è il
segmento consumer (+68,5%), che nel primo semestre in esame è
arrivato a cubare per il 28,6% del mercato.
Più stabile nella crescita sono apparsi i segmenti di software
(+12,8%) e servizi (+15,9%).
Per quanto riguarda le telecomunicazioni, la crescita, pur inferiore
di circa 3 punti percentuali a quella registrata nel primo semestre
1999, è comunque molto alta: +13,1%, che rappresenta un incremento da
30.850 miliardi di lire dello scorso anno a 34.900 miliardi
quest’anno. Si nota un’accelerazione degli apparati (+19,6%) e
comunque una forte consistenza dei servizi (+10,8%), pur penalizzati
da un forte downpricing. Internet e mobile i settori trainanti: gli
abbonati di telefonia cellulare sono cresciuti ancora
vertiginosamente del 45% arrivando a 35,1 milioni di utenze attive.
NetConsulting stima che gli utenti singoli siano in realtà tra i 28 e
i 30 milioni. Il che, peraltro, manifesta una potenzialità di
crescita ancora piùelevata. A guidare la crescita degli apparati è
soprattutto la fase di impulso nelle infrastrutture: fra tutte la
cablatura delle aree metropolitane. L’incremento nella rete fissa
(+20,4%, da 4.500 a 5.420 miliardi di lire) è infatti ben superiore a
quella della rete mobile (+18,6%, da 3.650 a 4.330 miliardi di lire).