Con Filmeco, il gruppo ha creato la joint venture Etnoteam.f, che vuole aiutare le banche a gestire meglio le informazioni e le attività in vista delle direttive Ias e Basilea II.
16 settembre 2004
Dopo aver sondato con unanalisi di mercato, quali sono le maggiori esigenze dei responsabili It di 10 delle maggiori banche italiane, in casa Etnoteam «è chiaramente emersa la consapevolezza che il settore ha ancora bisogno di mettere ordine nel proprio patrimonio informativo» ha sottolineato Valentino Bravi, amministratore delegato e direttore generale della società. Unesigenza che in realtà le banche avvertono da oltre un decennio, quando si sono dovute confrontare con problematiche per loro nuove come la globalizzazione dei mercati, la rivoluzione tecnologica e il processo di deregolamentazione dei servizi finanziari. A tutto questo più di recente si è aggiunta la richiesta europea delladeguamento a nuovi standard come lIas (International Accounting Standards) e Basilea II, che entreranno in vigore tra il 2005 e 2006.
Date queste premesse, in Etnoteam hanno pensato di creare una nuova società, la Etnoteam.f, una joint venture per ora paritetica con Filmeco, (incubatore bresciano attivo nella ricerca di nuove soluzioni in campo informatico/applicativo e nelle energie rinnovabili), ma già con laccordo di aumentare progressivamente la quota a vantaggio del gruppo milanese e diventare azionista di maggioranza.
Il primo frutto del team di lavoro formato dalle due società è dato dalla soluzione Icb (Infrastruttura Connettiva Bancaria) che «consentira alle banche di razionalizzare tutto linsieme del proprio patrimonio informativo e quindi di tagliare radicalmente i costi dellIt» ha affermato Franco Bogetti, presidente di Finmeco. Il sistema Icb, che è modulare, si colloca in parallelo alle altre soluzioni presenti in banca, per cui si adatta alle diverse realtà. Tramite Icb, che integra strumentazioni di supporto come Business intelligence, Data integration e Application integration, la banca può avere sotto controllo tutto il suo patrimonio informativo proveniente dal sistema centrale, secondo un unico modello dati e ununica architettura di riferimento di processo.
«Molte banche non sono ancora partite con Basilea II – ha sottolineato a sua volta Alessandro Schiesari, amministratore delegato di Etnoteam.f -. Con il nostro innovativo approccio forniamo le informazioni già pronte per Basilea II, con integrità e univocità della base dati. Le banche hanno tutta una serie di applicazioni che molto spesso non parlano tra loro: il nostro sistema, invece, consente di creare una base comune di dati».
Per il 2005 le previsioni di business per la nuova realtà (che si inquadrerà allinterno della business unit Finance di Etnoteam), parlano di un fatturato di 5/7 milioni di euro con lobiettivo di toccare i 15/20 alla fine del 2006.