Cresce l’esercito dei mobile worker

Il fenomeno è diffuso in tutta Europa e in Italia riguarderà il 9% della forza lavoro. I nuovi servizi genereranno un giro di affari di 220 milioni di euro nel 2004

In Europa il numero dei “mobile worker” aumenterà da 8 milioni nel 2001 a 20
milioni nel 2005. È quanto risulta da una ricerca Idc commissionata da Novell,
uno dei leader mondiali nel settore delle soluzioni di rete. Sono definiti
“lavoratori mobili” quelli che operano per almeno il 20% del lavoro annuale da
casa o fuori dall’ufficio attingendo dalla rete le informazioni necessarie.
Anche in Italia è prevista una forte crescita; sono oggi circa 600.000, ma fra
quattro anni dovrebbero arrivare a 2,1 milioni, cioè al 9% della quantità degli
occupati. In Francia la percentuale sarà analoga, mentre in Germania arriverà
all’11% e in Gran Bretagna al 17%, toccando le punte più alte in Svezia e in
Olanda dove supererà il 20%. Di conseguenza aumenterà la necessità di Vbn
(Visitor based network), infrastrutture di rete in grado di offrire accessi ad
alta velocità, essenziali per soddisfare la clientela e aumentare quindi il
rendimento per cliente. Queste strutture dovrebbero entrare in dotazione in una
molteplicità di luoghi, come gli hotel, gli aeroporti, i centri-congressi, le
stazioni ferroviarie. Un caso-studio preso in esame dalla ricerca mostra, ad
esempio, come l’Hilton Group potrebbe trarre vantaggio dall’offerta di tali
accessi. Il giro d’affari legato alle Vbn dovrebbe passare dagli attuali 17
milioni di euro a 220 milioni di euro nel 2004. Infatti l’esigenza più sentita
dai mobile worker è quella di poter disporre “on the road” degli stessi
servizi, e della stessa affidabilità, di cui godono in ufficio, per la posta
elettronica come per la stampa o per l’accesso ai database o ad Internet, in
uguali condizioni di sicurezza. Una molteplicità di soggetti sarebbero coinvolti
nella catena dei servizi di accesso: fornitori di sistemi di reti e di
infrastrutture a banda larga, chi si occupa dei portali e dei loro contenuti o
dell’integrazione di sistemi.



Per consultare lo studio Idc in versione
integrale cliccate qui.


Per visulaizzare la tabella sui Mobile Worker in Europa cliccate qui.

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