Cresce la protesta contro la brevettabilità del software

Il Parlamento europeo si appresta a discutere una direttiva che, secondo l’Associazione per il software libero, avrebbe pesantissimi effetti

28 agosto 2003 Sospinto dall’azione di lobby della Business software alliance il parlamento europeo si appresta l’11 settembre a discutere una normativa sulla brevettabilità del software che sta provocando una serie di proteste. Il varo di una simile direttiva, secondo l’Associazione per il software libero, comporterebbe per gli utenti la necessità di procurarsi la licenza anche per l’utilizzo di semplici programmi come la barra che segnala l’avanzamento della download della home page di alcuni siti. “Il brevetto in questione – spiega il sito softwarelibero.it – ha numero EP0394160. È stato accordato nel 1990 ad una multinazionale nordamericana del software per l’Europa, e sarà valida fino al 2010. Questo è uno soltanto dei circa 30000 brevetti software europei che rischiano di essere presto legalizzati”. “La genericità con cui le idee vengono descritte e brevettate (vedi ad esempio il metodo di ordine con un click di Amazon) – prosegue una nota dell’Associazione – richiede pochi sforzi, se si hanno a disposizione abbastanza fondi, per brevettare i metodi più banali. In tal modo l’istituto della brevettazione, nato per stimolare l’innovazione in settori in cui essa costa molto, diventa nel settore del software una lotteria che va a beneficio di poche aziende. Inoltre la banalità dei brevetti concessi impone notevoli sforzi per elaborare qualcosa di alternativo e, soprattutto, richiede la completa conoscenza di quanto già brevettato, ovvero decine di migliaia di brevetti europei già esistenti e depositati, pur se attualmente non legali”. Il rallentamento dell’innovazione e gli oneri eccessivi per le piccole e medie imprese del Continente sarebbero gli altri nefasti effetti della normativa che provocherebbe lo spostamento dei fondi destinati a ricerca e sviluppo verso i dipartimenti legali delle multinazionali che si occupano a tempo pieno di costose cause brevettuali.

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