Home Digitale Covid-19 e no profit, la lotta al digital divide non si ferma

Covid-19 e no profit, la lotta al digital divide non si ferma

Nel 2011 nella periferia estrema di Roma, nacque un progetto sociale unico nella Regione Lazio, che vedeva impegnati alcuni giovani e residenti del quartiere nel contrastare il digital divide trasmettendo conoscenza informatica agli over 50, presso il centro anziani di Settecamini.

Un progetto, L’Angolo Del Computer, che i volontari che lo hanno animato sin dall’inizio hanno ritenuto molto importante per l’invecchiamento attivo e per abbattere le disuguaglianze con un attivo contrasto al digital divide.

Stante l’emergenza Covid-19 i corsi oggi sono sempre attivi anche se in forma minore e limitata.

Per esempio per i partecipanti del centro anziani Villa Leopardi, che ormai conoscono bene la posta elettronica, le lezioni ed attività vengono inviate tramite email. Una mailing interna, dove il docente invia a tutti gli studenti la lezione e dove ognuno la svolgerà in maniera autonoma a casa, visto anche il tempo a disposizione.

Per quanto riguarda invece i corsi al centro anziani Settecamini, alcuni docenti hanno voluto continuare le lezioni tramite la videoconferenza con il programma Skype, con il quale il docente spiega l’argomento e le persone possono interagire. In questo modo c’è anche possibilità di fare domande e richieste in tempo reale.

digital divide
Uno dei corsi in presenza organizzati dal progetto Angolo del Computer, che la necessità di distanziamento sociale non rende più attuabili

Un progetto per superare il digital divide

Quando iniziarono i primi due corsi di computer, Emanuele e Sergio, ideatori del progetto, scoprirono a loro volta quanto entusiasmo e voglia c’era dai partecipanti, classi di circa 20 persone e tutte con voglia di imparare.

Per sopperire al numero minore di computer in quel primo corso, i volontari decisero di chiedere a enti pubblici, come la Corte dei Conti, e aziende private la possibilità di ricevere in donazione computer usati a fine vita.

Dietro la spinta emotiva del presidente del centro anziani, il responsabile del progetto Emanuele Mattei, si sono poi aggiunti anche eventi tecnologici su temi come sicurezza, navigazione sicura e uso di Skype.

Temi che non vengono illustrati dai volontari ma da dipendenti di aziende come Microsoft per il programma di Skype, posta elettronica e office automation, e Kaspersky per la sicurezza informatica.

Passano diversi mesi e il progetto riceve sempre più computer usati, che una volta sistemati diventano perfettamente funzionanti per le attività di base, proprio per i corsi per il superamento del digital divide.

Da questa situazione nasce l’idea di regalare ad altri centri anziani del IV Municipio i computer. Si scopre così che quasi tutti i centri anziani della capitale (sono 156) necessitano di postazioni di computer, sale e corsi gratuiti di computer.

Con l’aumentare dei computer e dei volontari si decide di andare nei vari centri anziani di altrettanti Municipi  (II, III, IV, V, VIII, XIV)  nel realizzare a costo zero sale computer, salvaguardando l’ambiente ed al tempo stesso dare una nuova vita ai computer.

In dieci anni a Roma sono stati svolti oltre 40 corsi gratuiti, realizzate 26 sale computer in altrettanti centri anziani dei vari Municipi, formate oltre 700 persone, per lo più over 50, sistemati oltre 280 computer.

«Un progetto molto importante per la collettività con tanti aspetti, umani ed ambientali – dice il responsabile del progetto, Emanuele Mattei -. Umani perché sono proprio i corsi a far nascere nei partecipanti il senso di comunità, voglia di rimettersi in gioco, nuove amicizie e soprattutto come si è visto in diversi corsi amicizia vera tra i partecipanti ed in alcuni casi anche nuovi amori, perché questo sentimento non ha l’età. Altro aspetto importante è l’impatto ambientale, se molte aziende ed enti pubblici devono rinnovare il loro parco per computer più potenti o nuovo arredamento, con questa iniziativa oltre a risparmiare il costo di smaltimento, dando la possibilità ai centri anziani di attrezzarsi e al tempo stesso salvaguardare l’ambiente perché computer e mobili vengono riutilizzati per questa attività sociale. Infine altro aspetto che vorremmo menzionare è l’aspetto salutare, perché il computer è un ottimo metodo per l’invecchiamento attivo, proprio per l’attività di memoria ed attenzione che richiede, contrastando a sua volta l’Alzheimer e tutte quelle patologie di demenza senile».

Un progetto in tipico stile open source, che non riceve nessuna sovvenzione e non genera entrate economiche, gratuito ed aperto a tutti, senza distinzioni.

Qualunque azienda o ente pubblico può donare materiale al progetto: servono anche  videoproiettori per il ritorno nelle aule dopo la Fase 2.  Per informazioni ci si può mettere in contatto con il responsabile del progetto a questo indirizzo: emanuelemattei@email.it .

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