Così Sydema virtualizza il mainframe

Il risultato è la riduzione dei costi e il recupero di produttività

Ridurre i costi, aumentare la produttività, standardizzare i moduli, velocizzare il time to market. Formano una sorta di elenco anti-congiuntura gli obiettivi che Sydema, società di software milanese di 45 dipendenti, che progetta e sviluppa soluzioni software di contabilità sul credito non performing, si prefiggeva con un progetto di virtualizzazione dei server mainframe. “Obiettivo raggiunto”, afferma soddisfatto Bruno Bianchi che di Sydema è il direttore di sviluppo software.


Sydema opera nella progettazione, realizzazione, testing e distribuzione di soluzioni di contabilità sul credito non performing (siamo nel campo del recupero crediti) integrate nei processi aziendali e nelle piattaforme esistenti. C’è un dato storico da cui partire. “La gran parte del mercato enterprise per i sistemi a grande volume di elaborazione è ancora governato da soluzioni mainframe – spiega Bianchi -. Di conseguenza, la progettazione e il testing di tali soluzioni deve necessariamente avvenire su sistemi enterprise”.

Un fatto oggettivo che si scontrava con una scelta che Sydema aveva fatto tempo addietro. “Avevamo deciso di non farci carico di server su piattaforma Cobol, e abbiamo preferito una soluzione di hosting remoto, lasciando a terzi l’onere di gestire e mantenere l’hardware fisico”. Fino a un certo punto la cosa ha funzionato. In seguito, però, con la forte crescita dell’azienda e delle conseguenti esigenze di elaborazione, Sydema si è trovata ad affrontare alcune problematiche che avrebbero potuto costituire un serio ostacolo al naturale flusso operativo.

Le problematiche riscontrate erano le più diverse: dai costi piuttosto elevati di connessione alle macchine Ibm, al rallentamento della fluidità nelle attività di sviluppo, dall’accesso ridotto alle risorse virtualizzate, alla mancanza di un framework di sviluppo standardizzato, alla limitata capacità di crescita della produttività personale. Sydema ha individuato nel software Mainframe Express di Micro Focus la soluzione ai suoi problemi (siamo nel 2006).

“Siamo andati direttamente su Micro Focus – spiega Bianchi – perché multinazionale presente da molti anni sul mercato, con un’offerta di prodotti diffusi, consolidati e stabili”. Mainframe Express si rivolge a programmatori che hanno la necessità di sviluppare soluzioni destinate al mercato Cobol, su piattaforma Microsoft. Come funziona? “Grazie alla virtualizzazione su ogni singola postazione di un server mainframe – risponde Bianchi – ogni operatore ha a disposizione una macchina cobol virtuale, con front grafico, paragonabile per prestazioni e funzionalità a un server”.

Il progetto prevedeva la definizione di una nuova soluzione frutto della convergenza dei tre applicativi principali di Sydema, riscritti e ottimizzati con Mainframe Express: Syges Credit, per la gestione dei crediti in sofferenza così come definiti da Banca d’Italia nel rispetto delle norme civilistiche e fiscali in vigore; Inca Credit, sistema per il controllo dei crediti anomali; Ias Credit, per la valutazione analitica dei crediti. La migrazione dal sistema vecchio al nuovo ha comportato un lavoro di 6 mesi, e la formazione ad hoc di 2 persone.

Tra i vantaggi conseguiti, Bianchi cita la riduzione della connessione verso una sola macchina enterprise, il minor sfruttamento delle risorse interne alla singola postazione con una fluidità di operazioni accresciuta, la riduzione dei costi relativi alle licenze host virtualizzate, il buon livello di sicurezza, il testing più rapido (un semplice debug sul server, e il software è pronto per la distribuzione). “Oggi, stiamo riscrivendo le nostre tre procedure con tecnologie moderne”. Grazie a Mainframe Express, infatti, le finestre del software “viaggiano” con Internet Explorer.
Il giusto punto di fusione tra cobol e java.

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