Cosa succede a Office?

La developer conference tenutasi a Redmond tra il 2 e il 4 febbraio, per la prima volta dedicata allo sviluppo su Microsoft Office System, è un segnale chiaro. Microsoft vuole usare la propria suite da ufficio come testa di ponte per sfondare ne …

La developer conference tenutasi a Redmond tra il 2 e il 4 febbraio, per la
prima volta dedicata allo sviluppo su Microsoft Office System, è un segnale
chiaro. Microsoft vuole usare la propria suite da ufficio come testa di ponte
per sfondare nel mercato delle applicazioni business in azienda. Già
con l’arrivo di Office System 2003 si è capito che la suite non
sarebbe stata più la stessa. In effetti la strategia di Microsoft non
è poi così difficile da comprendere. Il nome Office è universalmente
riconosciuto come la suite da ufficio, ma è (o lo era prima di Office
System 2003) percepita come una suite individuale, ovvero un pacchetto di prodotti
per il lavoro di ufficio (Word, Excel, Power Point, Outlook tra tutti) che negli
anni sono stati aggiornati con tool specifici per la collaboratività.
Con l’aggiunta del nome System si è avuta la prima accelerata.
L’integrazione con i tool server presenti su piattaforma Microsoft, come
SharePoint, è partita e se ne avrà la definitiva conferma con
l’arrivo di Office 12, previsto per luglio del 2006. Insomma, Office inteso
come World, Excel ecc. non serve più. Serve una soluzione che integri
tutti i tool di workgroup e workflow presenti su una piattaforma Windows Server
con i tool di produttività personale installati sul client. Un lento,
ma deciso ritorno al passato, insomma, a quando sul server risiedevano dati
e applicazioni e sui client erano presenti solo le parti di software indispensabili.
Una strategia di questo tipo non potrà non rivoluzionare anche il sistema
delle licenze. Di questo particolare aspetto non sappiamo niente e i responsabili
di Microsoft si guardano bene da illustrare le novità. Ciò che
possiamo immaginare, ispirandoci alle novità della Software Assurance,
è che i concetti di licenza e di aggiornamento vengano definitivamente
accantonati per fare spazio a un sistema di pagamento basato più sul
concetto di abbonamento a un servizio, meno dipendente dal numero di installazioni.

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