Cosa c’è dietro la biometria

Con “biometric information” s’intende un pattern di un tratto univoco fisiologico o comportamentale, che può essere utilizzato per autenticare degli accessi a determinate risorse critiche. In primo luogo va rammentato che esistono varie tipologie di ri …

Con “biometric information” s’intende un pattern di un tratto univoco fisiologico o comportamentale, che può essere utilizzato per autenticare degli accessi a determinate risorse critiche. In primo luogo va rammentato che esistono varie tipologie di riconoscimento biometrico e che nessuna di esse può definirsi a priori adatta a tutte le applicazioni. Tuttavia, esistono dei fattori da analizzare in ordine al raggiungimento della migliore soluzione disponibile, che sono i seguenti.
Valori dei dati da proteggere: è normale che quanto più saranno strategiche le informazioni da mettere in sicurezza, tanto più si dovranno mettere in conto dei costi sostenuti, e, naturalmente, si dovrà “scendere” a compromessi soprattutto sotto il punto di vista della privacy e delle performance.
Livelli di accesso da garantire e tipologia di utenti: ogni applicazione ha degli utenti con differenti autorizzazioni di accesso. Secondo questi livelli si provvederà a utilizzare una metodica più o meno sicura, anche in funzione della semplicità di utilizzo e delle prestazioni di cui si è appena parlato.
Tolleranza di errori o ritardi: questi possono avvenire sia in fase di acquisizione del dato biometrico sia durante l’autenticazione.
Piattaforma esistente hardware e software: questo è un fattore che riguarda prettamente l’integrazione con la base installata dei dispositivi biometrici.
Costi: si tratta di un parametro da correlare ai precedenti, in particolar modo al primo. I costi, infatti, sono direttamente proporzionali al tipo di sicurezza richiesta.

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