Corel in affanno, ma con meno perdite del previsto

La crisi non è certo finita per la softwarehouse canadese Corel, la quale però ha riferito di aver subito nel terzo trimestre una perdita inferiore al previsto soprattutto grazie all’estesa manovra di riduzione delle spese. Le perdite reg …

La crisi non è certo finita per la softwarehouse canadese Corel, la
quale però ha riferito di aver subito nel terzo trimestre una perdita
inferiore al previsto soprattutto grazie all’estesa manovra di
riduzione delle spese. Le perdite regristrate in bilancio ammontano a
10,7 milioni di dollari, pari a 15 centesimi per azione, contro un
profitto di 17,6 milioni riportato nel terzo trimestre di un anno fa.
Per gli analisti consultati poco prima della pubblicazione dei
risultati finanziari, Corel avrebbe dovuto perdere quasi il doppio,
fino a 28 centesimi per azione. Il fatturato resta fermo a 36,4
milioni di dollari contro i 36,6 del secondo trimestre, ma al 50%
rispetto ai valori di un anno fa. Corel afferma che le perdite
operative sono comprensive di un onere eccezionale di 6,2 milioni di
dollari, 2,5 milioni dei quali rappresentano il costo di liquidazione
dei dipendenti licenziati. Il chief financial officer John Blaine ha
dichiarato che i ricavi di Corel "non si discostano da quelli del
trimestre precedente e le spese sono diminuite. Continuiamo a fare
progressi verso una maggiore stabilità finanziaria dell’azienda.".
All’inizio del mese Corel, i cui fatturati erano in netta discesa e
il cui Ceo Michael Cowpland aveva appena annunciato le dimissioni, ha
avviato un piano di ristrutturazione dei costi da 40 milioni di
dollari.

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