Sincronizzare il timing della produzione con la gestione delle scorte e degli approvvigionamenti è diventato ormai semplice. Grazie a Xml e ai Web service, che garantiscono la piena integrazione dei sistemi informativi e delle aziende partner, ma anche sfruttando le extranet
Da alcuni anni le aziende manifatturiere e quelle della grande
distribuzione hanno capito che occorre instaurare, con i propri
fornitori, una serie di relazioni durature, impostate sul mutuo
vantaggio, condividendo il timing della produzione e i vincoli
contrattuali nei confronti dell’utente finale. Questo nuovo approccio
strategico trova concreta applicazione nell’utilizzo degli strumenti
di pianificazione collaborativa, perché solo una visione a tutto
tondo dei partner (che non sia limitata solo al prezzo d’acquisto ma
che investa anche la verifica del rispetto dei tempi di consegna, la
garanzia della qualità delle forniture e una certa flessibilità nel
venire incontro alle mutate esigenze del mercato) può permettere di
fare scelte azzeccate nella selezione dei fornitori. La
pianificazione della catena logistica investe due componenti. La
inside riguarda il governo dei flussi di materiali e informazioni
nell’ambito dei diversi impianti, stabilimenti produttivi o magazzini
all’interno della stessa società mentre l’outside investe
l’integrazione della propria catena logistica con quella di clienti o
fornitori.
Basi dati complesse…
Dal punto di vista tecnologico, quelli inerenti la pianificazione
collaborativa sono progetti piuttosto complessi. «Infatti – precisa
Massimo Bonacci, partner di Deloitte responsabile dei servizi di
Supply chain management -, per poter definire un modello funzionante
e applicarlo a una soluzione informatica occorre, comunque, creare e
manutenere delle basi dati che garantiscano l’accuratezza della
pianificazione. Se si parla di planning della produzione, occorre
tenere sotto controllo tutte le distinte basi e i cicli di
produzione. Se si guarda, invece, alla pianificazione della domanda,
le gerarchie dei clienti e dei prodotti. Se, infine, si esamina la
pianificazione dello stock e della distribuzione, la situazione si fa
ancora più complessa perché occorre monitorare i lead time previsivi
della distribuzione tra i diversi magazzini e le regole di
determinazione dei livelli di stock ottimale».
Occorre, quindi, comprendere che si tratta di progetti che possono
dare dei ritorni consistenti ma che vanno affrontati tenendo conto
che richiedono una profonda revisione dei processi, un allineamento
degli obiettivi tra le diverse aree funzionali e le aziende
coinvolte. Le soluzioni di planning e forecasting di tipo
collaborativo sono, pertanto, alimentate dalle previsioni di
carattere commerciale, quindi sostanzialmente dalla domanda, che
indirizza il timing e le strategie di acquisto nonché la gestione dei
magazzini, alimentando la gestione produzione, contribuendo a
contenere i costi e a ridurre i tempi di riassortimento.
…ma tecnologie semplificate
A fronte di questa complessità di fondo nell’organizzazione delle
informazioni fanno da contraltare tecnologie sempre più snelle, che
non obbligano più le aziende partner a investire nell’installazione
delle medesime applicazioni, come avveniva in passato.
La sincronizzazione dei processi e l’integrazione dei rispettivi
sistemi informativi potrà avvenire, in modo semplice e a costi
contenuti, attraverso i Web service o Xml (eXtensible markup
language), che offrono la garanzia dell’interrelazione nativa delle
piattaforme più disparate. Ovviamente, un’alternativa ancora oggi
molto utilizzata è quella che si fonda sull’architettura Web e che
prevede il collegamento sincrono tra sistemi Erp, supply chain e
content management, attraverso le extranet e i marketplace.