Controversie sotto i 2mila euro, la Ue cerca il modo per risolverle più agevolmente

La Commissione europea vuol capire come migliorare gli strumenti già esistenti per risolvere le cause commerciali transfrontaliere di contenuta entità economica.

La Commissione europea ha avviato una consultazione
pubblica su come migliorare l’accesso alla giustizia per i consumatori e
le Pmi nelle controversie transfrontaliere di modesta entità.

Il procedimento europeo per controversie di
modesta entità è uno strumento di composizione delle cause transfrontaliere il
cui importo non supera i 2.000 euro e che non necessita di procedure
giuridiche complesse.

Serve ad aiutare il consumatore a far
valere i suoi diritti, come in caso di mancata consegna di merci ordinate da un
altro paese dell’Ue.

Da una relazione dello scorso anno della
rete dei centri europei dei consumatori è emerso però che lo strumento è ancora
poco conosciuto ed è sottoutilizzato.

La Commissione europea ha deciso allora di raccogliere
i pareri dei consumatori, delle imprese e dell’opinione pubblica
sull’attuale funzionamento del procedimento e su come potrebbe essere
migliorato, semplificato o modernizzato.

La consultazione (si partecipa QUI)
durerà fino al 10 giugno 2013, dopodiché la Commissione valuterà i
contributi pervenuti ed entro la fine del 2013 riferirà sul funzionamento del
procedimento per le controversie di modesta entità a cinque anni dalla sua
introduzione.

La relazione sarà accompagnata, se necessario, da
una proposta di revisione del regolamento.

Il senso della norma esistente

Il procedimento europeo per le controversie di
modesta entità (regolamento Ce n. 861/2007) è diretto a migliorare
l’accesso alla giustizia, semplificando i ricorsi transfrontalieri per dirimere
piccole controversie in materia civile e commerciale e riducendone i costi.

È stato concepito per aiutare i consumatori a far
valere i loro diritti e garantire l’accesso alla giustizia nelle cause
transfrontaliere.

Il meccanismo è entrato in vigore il 1º
gennaio del 2009.

A partire dal 2013, i consumatori in 7 paesi
pilota (Portogallo, Estonia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Repubblica ceca e
Austria) potranno compilare i moduli per le controversie di modesta entità e
portare a termine l’intero iter giudiziario per via elettronica, attraverso il
portale e-Justice
. La versione elettronica dei moduli standard è
disponibile online (in 22 delle lingue ufficiali dell’Ue).

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