Controllo costante sugli asset

Distribuzione / Per gestire centralmente il proprio parco pc, Cgt ha optato per una soluzione aperta che, a pochi mesi dall’adozione, ha già prodotto buoni risultati

È trascorso meno di un anno da quando Cgt (dealer per il centro-nord Italia di Caterpillar, 27 filiali sparse sul territorio) ha implementato il livello 1 di Altiris Client Management Suite per il controllo del proprio parco pc e «i primi benefici già si sentono – spiega Claudio Passoni, responsabile sistemi, telecomunicazioni e informatica individuale di Cgt -. La nostra realtà conta circa 800 pc e questo ci ha portato a decidere di adottare uno strumento che consentisse la gestione centralizzata degli asset, controllo remoto, inventario e così via». Cgt ha, così, cercato una soluzione aperta e con costi accessibili, operando anche dei cambiamenti nella struttura di help desk e affidandosi a Unisys, che segue il progetto. «Abbiamo già ridotto del 30-40% i tempi di allestimento dei pc e anche i risultati del controllo remoto sono soddisfacenti – continua Passoni -. Stiamo completando gli aspetti per la gestione del software e per la copiatura in maniera automatica di tutti i dati in caso di un cambio di pc. Allo stesso tempo, cerchiamo di migliorare la nostra impostazione organizzativa». Prima di optare per Altiris, Cgt ha valutato altre possibilità, con l’intenzione di aprirsi al mondo Linux. «Alcune soluzioni ci sono sembrate buone ma troppo acerbe, altre troppo leggere, altre ancora in ambito opensource ci costringevano a troppe personalizzazioni. L’accoppiata Altiris-Unisys non è stata casuale e solleva noi dell’Ict dalla gestione del prodotto». Un prodotto che permette anche di limitare l’uso delle applicazioni aziendali: «Molti dei nostri utenti viaggiano all’estero e può capitare che abbiano bisogno di determinati software che, normalmente, non utilizzano in ufficio. La soluzione di Altiris consente di amministrare le licenze, attivandole o disattivandole secondo le esigenze».


Più difficile è calcolare l’esatto ritorno sull’investimento, anche se il numero di chiamate in ricezione può essere un buon parametro di calcolo. «È difficile ricondurre questa riduzione a termini monetari – prosegue Passoni – ma ci aspettiamo che sia considerevole, riducendosi al minimo, perché in questo modo, le persone possono dedicarsi a problemi che impattano molto di più sul business aziendale». In Cgt, sono circa una trentina le risorse che si occupano di sviluppo e infrastrutture e «le figure che Unisys mette a disposizione sono quattro fisse da noi, anche perché abbiamo un discreto numero di applicazioni da monitorare e la possibilità di avere sempre un’interfaccia del fornitore in loco consente uno scambio di informazioni più rapido ed efficiente». Cgt ha, comunque, già sviluppato l’intenzione di espandere la soluzione, pensando, ad esempio, alla virtualizzazione dei centri pc.

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