Contro i casseur va bene anche Google

Il ministro dell’Interno francese Sarkozy lancia una campagna su Google per contrastare la violenza della banlieue

La rivolta dei beur (i figli degli immigrati) nella periferia parigina
rimarrà famosa oltre che per le violenze e il coprifuoco anche per una
iniziativa presa dal ministro dell’Interno francese Sarkozy. Dopo avere
definito
“feccia i rivoltosi della banlieue parigina, secondo alcuni attizzando la violenza dei casseur, il ministro è corso ai ripari cercando di guadagnarsi le simpatie dei francesi preoccupati dallo scoppio di violenza.

Nicolas Sarkozy, infatti, è in corsa per la prossima presidenza della repubblica francese e punta ad accreditarsi un’immagine di uomo forte e molto deciso.
Di sicuro con il suo staff sono è anche molto
attento alle nuove tecnologie. Sarkozy ha un blog, ma soprattutto ha
lanciato un’immediata campagna
sulla versione francese di Google
acquistando alcune parole chiave che facevano riferimento agli scontri nelle
periferie.




In questo modo le numerose
ricerche effettuate offrivano una serie di link fra i quali spiccavano indirizzi sponsorizzati come quello dell’Ump (Union pour un mouvement populaire) il suo partito che ha registrato un incremento delle visite sul sito arrivato fino al 15%. Ovviamente anche altri indirizzi riportavano a posizioni favorevoli a Sarkozy.
La risposta della rete non si è fatta attendere
e immediata è partita la Google bombing
che cercando Sarkozy dirotta sul sito di un film che si intitola Iznogoud che, pronunciato alla francese, ricorda quel “Nobbuono” tormentone di un
vecchio programma di Renzo Arbore.



Il gesto di Sarkozy è comunque
importante
. Dice che la Rete è ormai una primaria fonte di informazione
che può essere utilizzata anche in modo tattico per gestire situazioni di crisi.
Dalla politica ma anche dalle aziende.
Un mordi e fuggi che ha permesso di raccogliere oltre undicimila firme per la petizione antiviolenza dell’Ump.
Forse non è proprio questo che si intendeva allo Iab forum di Milano quando ai “persuasori occulti” di Vance Packard (che molti anni fa descrisse in modo molto efficace il mondo della pubblicità) si contrapponeva la “relazione trasparente di Internet”. Ma questa è la politica, bellezza.
E la comunicazione
nell’era del Web.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome