Continuano le difficoltà per L&H

Prosegue la lotta per la sopravvivenza della società, malgrado l’accordo di cessione della sussidiaria Mendez, specializzata in software di traduzione.

Prosegue la lotta per la sopravvivenza in casa Lernout & Hauspie, malgrado l’accordo di cessione della sussidiaria Mendez, specializzata in software di traduzione, a Lionbridge Technologies, disposta a spendere un totale di 33 milioni di dollari. Il valore della transazione riflette l’enorme massa di problemi che L&H deve risolvere in un mercato fortemente depresso: solo l’anno scorso la società belga stimava di poter ottenere dall’affare Mendez almeno 160 milioni di dollari. Mendez, 80 milioni di fatturato e una forza lavoro di 950 persone in diciannove nazioni offre prodotti di traduzione automatica per il parlato e i siti Web. La somma proposta da Lionbridge rappresenta una cocente delusione per L&H, attualmente sottoposta al regime delle leggi belga e americana sui fallimenti. Ma i responsabili finanziari ritengono che se l’azienda riuscirà a rispettare i suoi obiettivi di fatturato e spesa, può arrivare indenne alla fine dell’anno. E’ sempre possibile che per Mendez venga fatta una proposta più interessante, perché il tribunale insisterà perché entro agosto sia organizzata un’asta pubblica, ma è altresì improbabile che i potenziali acquirenti, consci del fatto che la sussidiaria è in vendita da quasi un anno, si facciano avanti prima. Per il momento L&H è appesa a un fido di 60 milioni di dollari approvato da una corte del Delaware a febbraio. Il primo piano di ristrutturazione del debito è stato però respinto dalla corte in Belgio.

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