Continuano le difficolta nel mondo Erp

Sap e Peoplesoft, a breve distanza, hanno avvisato gli azionisti di attendersi risultati inferiori alle previsioni per gli ultimi trimestri d’esercizio. Per entrambe, il punto di partenza e un rallentamento nella domanda.

Il mercato Erp mostra ancora segnali di declino, o perlomeno frenata, che
sembrano coinvolgere un po’ tutti gli operatori. A partire dalla numero
uno, ovvero Sap, che ha avvisato i propri azionisti di prevedere, per il
primo trimestre ’99, profitti assai più bassi rispetto a un anno fa (184
milioni di dollari), a causa di una flessione nelle vendite. Il calo è
stato quantificato tra il 20 e il 25%. Secondo gli analisti, l’azienda
soffrirebbe però anche di una certa lentezza nel rilascio di nuovi prodott
i
e nell’estensione al Web dell’attuale offerta. Il riferimento pare
soprattutto indirizzato al front office (automazione di forza vendita e
customer relationship management), previsti più avanti nell’anno e con
funzionalità inferiori a quanto atteso dagli utenti. Un analista di Amr ha
riferito che la stessa Sap avrebbe ammesso difficoltà con i componenti per
la sincronizzazione remota nel software per la gestione di vendite e
servizi. A ciò si aggiungerebbe la rinuncia (o almeno il dilazionamento)
alla disponibilità della suite Crm in versione Web-based, per ripiegare
solo sulla piattaforma client-server. Originariamente, la versione 1.1 di
Sap Sales and Service era attesa per il secondo trimestre del ’99, con una
beta teoricamente già disponibile e della quale, invece, non c’è traccia
.
Qualche verità ci deve essere, se è vero che Oracle ha deciso di
approfittare di questi ritardi per accelerare la propria strategia sul
front office (si veda
x-link
Oracle punta sul… ; 001; A; 30-03-1999
x-fine-link
).
Anche Peoplesoft avrà un trimestre al ribasso. Secondo le previsioni
interne, infatti, per il primo quarter è atteso un fatturato fra i 275 e i
305 milioni di dollari, ma, soprattutto, profitti più bassi del previsto.
Anche qui si imputa la situazione a un calo nella domanda, dovuto alle
risorse drenate dal problema dell’Anno 2000. Inoltre, fatto forse più
grave, ci sono segnali che il mercato del software che automatizza risorse
umane, paghe e altre funzioni similari si stia saturando. In gennaio,
l’azienda aveva deciso un taglio di 430 persone, pari al 6% dell’organico
totale. Il senior vicepresident delle operazioni mondiali, Howard Gain, ha
tuttavia rimarcato come la situazione sia comune per tutti gli operatori e
come il rapporto concorrenziale favorevole sia rimasto invariato per
Peoplesoft:"La domanda è esplosa nel ’97 e nei primi tre trimestri de
l
’98. Quei dati difficilmente saranno ugugliati nel breve-medio periodo"
.
Baan ha invece chiuso l’esercizio ’98 segnando, nell’ultimo trimestre, una
perdita di 295 milioni di dollari, che è di 45 milioni superiore a quella
anticipata solo un mese prima ed è oltre il doppio rispetto al fatturato
netto trimestrale, di 131 milioni di dollari. Per l’intera annata, le
perdite nette sono arrivate a 315 milioni di dollari, mentre il fatturato
è
stato di 736 milioni di dollari. Il dato negativo è stato accentuato da
spese non ricorrenti legate all’opera di ristrutturazione in corso e dalla
riduzione del magazzino. Quest’ultimo punto è delicato, perché in passat
o
l’azienda è stata accusata di contabilizzare le vendite all’atto del
passaggio ai reseller, coordinati dalla Baan Midmarket Solutions e non
all’utente finale. A ciò l’azienda ha posto rimedio riassorbendo la
struttura intermedia.
Per il costruttore olandese si è aggiunto di recente il problema Coda,
azienda acquisita oltre un anno fa. Anche la mente tecnica dell’azienda,
Phil Dawes, ha dato le dimissioni, dando corpo alle voci che vorrebbero l’un
ità in vendita. In effetti, il progetto di integrazione di Coda Financials
in
BaanErp è stato tagliato e del management ereditato è rimasto solo il
product marketing manager, Richard Anning. Il costruttore, per ora, ha
smentito l’ipotesi.

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