C’è fermento all’interno del Gruppo DeltaDator. La realtà nazionale di soluzioni di Ict, nata a Trento nel 2001 dalla fusione di 8 società con forte presenza locale, sta avviando una serie di strategie che dovrebbero consentirle di fare un salto di qua …
C’è fermento all’interno del Gruppo DeltaDator. La realtà nazionale di soluzioni di Ict, nata a Trento nel 2001 dalla fusione di 8 società con forte presenza locale, sta avviando una serie di strategie che dovrebbero consentirle di fare un salto di qualità e aumentare la propria massa critica per poter diventare un player di riferimento a livello nazionale per le medie aziende, suo mercato d’elezione. E una delle prime mosse è stata quella di aver chiamato, come amministratore delegato, Gianni Camisa, proveniente da AlmavivA, dove ricopriva lo stesso ruolo, che però in precedenza per vent’anni si è formato alla scuola di Ibm.
Fulvio Rigotti, che fino a ieri aveva guidato il gruppo, diventa presidente e passa il testimone al nuovo Ad, che ha annunciato un ambizioso programma per i prossimi tre anni. Innanzitutto, raddoppiare il business e far crescere la marginalità a livelli di eccellenza. Tradotto in numeri, questo significa portare il fatturato dagli attuali 100 milioni di euro a 200.
Negli ultimi tre anni la società ha investito circa 20 milioni in R&D e ha aumentato l’impegno nella realizzazione di soluzioni, in particolare per la Pa locale, con il risultato che oggi conta come clienti oltre 700 enti pubblici, 150 istituti di credito e 2.300 aziende. «Il nostro posizionamento – afferma Camisa – è chiaro. Noi operiamo sulla fascia media delle aziende alle quali ci rivolgiamo con un’offerta che punta su un valido rapporto prezzo/prestazioni. Vogliamo offrire soluzioni nostre e continuare a investire sul territorio per avere una rete capillare».
L’ambizioso programma del raddoppio entro tre anni, naturalmente, prevede anche l’acquisizione di società «che abbiano un posizionamento affine al nostro, che siano in attivo ma, soprattutto, che abbiano soluzioni specialistiche e quasi uniche nel loro mercato di riferimento – sottolinea Camisa -. Vogliamo continuare, infatti, a essere riconosciuti come fornitori di soluzioni specialistiche per le varie fasce di mercato». DeltaDator, quindi, vuole allargare ulteriormente il concetto di aziende federate, guidate da una governance di gruppo, dal momento che oggi al suo interno ha già una ventina di società, ciascuna con una connotazione d’offerta molto precisa, sparse in 18 sedi, da Brunico a Palermo, che nel 2007 contavano 700 dipendenti, ai quali solo nella prima parte dell’anno se ne sono aggiunti altri 35.
L’approccio al mercato, quindi, rimane snello, pur puntando su un’offerta più articolata, che la porterà a una maggior responsabilità progettuale, per cui l’azienda sta cercando professionisti in grado di seguire con più attenzione le diverse esigenze dei clienti. Camisa, inoltre, anticipa che in futuro per la società sarà necessario fare delle scelte precise, per essere più credibili nelle specifiche competenze e questo comporterà anche una maggiore selezione dei partner tecnologici.





