Consulenza? Per Accenture c’è anche l’outsourcing

Sono le competenze il valore che distingue la società nell’arena delle terze parti Ict Sicurezza, consolidamento e networking i focus del 2009

Dicembre 2008

Nell’ambito software e servizi italiano, per attività come integrazione, consulenza, vendita sistemi, e così via, Accenture è stata classificata al primo posto da Sirmi.
Una catalogazione ampia e generica, che appare, comunque, poco rappresentativa agli occhi di Antonio Pezzinga, responsabile system integration e technology per l’area territoriale Igem di Accenture.
«Anche se inquadra esattamente la mia area di responsabilità nelle trasformazioni tecnologiche dei clienti, una catalogazione di questo tipo non tiene conto della labilità dei confini tra le varie categorie. Non considera, per esempio, le attività di management consulting e outsourcing in cui operiamo per molti clienti».

Dov’è l’eccellenza di Accenture?
«Siamo un’azienda di persone che investe sulla competenza – spiega Pezzinga -, spendendo 200 milioni di dollari in R&D e 870 in formazione. Questo è riconosciuto da vendor come Orale e Sap con cui abbiamo centri di ricerca e sviluppo congiunti».
Per Pezzinga, i venti di crisi che soffiano sull’economia italiana sono meno preoccupanti per un operatore internazionale come Accenture.
«Nella nostra area geografica che va dall’Italia alla Russia, le situazioni sono molto diverse. Il nostro centro Abic di Roma, già impegnato sui progetti italiani degli operatori virtuali Telco, sta per esempio lavorando alla creazione di una rete broadband australiana».

Per il prossimo anno Pezzinga si dichiara ottimista, anche se ammette il contesto di mercato difficile. «Ci sono all’orizzonte investimenti per lo sviluppo dei servizi Wi Max – spiega –. La chiave di volta è comunque aiutare i clienti a ottimizzare la spesa con strumenti per limare i costi fissi e liberare risorse per nuovi investimenti».
I servizi che meglio rispondono alle attuali necessità dei clienti sarebbero consolidamenti It, virtualizzazione e di risoluzione delle inefficienze dei processi. «Nelle aree della gestione delle identità e dell’accesso ci sono costi nascosti per le imprese. Sono anche molto spesso nella cattiva gestione delle licenze software – precisa Pezzinga -.
Nel Crm e nella Bi serve assegnare le priorità in modo che i progetti diano ritorni in tempi brevi
».
Per Accenture le pressioni sui budget It dei clienti potranno creare opportunità per servizi di outsourcing e consulenza. «Vediamo clienti che hanno cambiato la destinazione della spesa, ma non l’hanno tagliata – continua Pezzinga –.
Ci sono molte opportunità in Italia nel settore finance, produzione e distribuzione dell’energia. Vorremmo anche riuscire a fare di più per la Pa
».
Per superare la crisi – secondo Accenture – gli operatori devono riuscire a diversificare clienti, mercati e Paesi.
«In Italia occorre vedere cosa succede nei prossimi mesi, ma sono ottimista. Le Pmi restano dinamiche malgrado i problemi del credito. Per chi è capace, c’è la possibilità di strappare mercato ai concorrenti» conclude Pezzinga.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome