Consip ovvero recuperare efficienza

Attraverso convenzioni e mercato elettronico, l’azienda aiuta le Pubbliche amministrazioni a razionalizzare la spesa, trasformando la Pa in un motore di cambiamento del Sistema Paese

Società per azioni interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Consip svolge un ruolo di rilievo nel processo di modernizzazione della Pubblica amministrazione, assicurato attraverso una serie di attività riconducibili a due ambiti principali: lo sviluppo Ict del Mef (Area Economia) e la gestione del cosiddetto Programma di razionalizzazione della spesa, utilizzando tecnologie informatiche e modalità innovative d’acquisto.


«Il secondo di questi compiti – ha chiarito Danilo Broggi, amministratore delegato dell’azienda – è esplicitato attraverso una serie di strumenti, tra cui le convenzioni, ossia gare europee che sfruttano economie di scala per creare risparmi sugli acquisiti di beni e servizi fondamentali per il funzionamento della Pa. Un obiettivo raggiunto, se si considera che, nel 2006, questo strumento ha generato un taglio alle spese di 2 miliardi e 780 milioni di euro, performando un 21% in più rispetto all’anno precedente. A questo risparmio, legato all’approvvigionamento, va poi sommata la riduzione dei costi di processo, quantificabile nell’ordine dei 200 milioni di euro all’anno. Ma l’impostazione telematica delle aste non offre solo vantaggi economici, permette anche un significativo recupero d’efficienza attraverso il monitoraggio e il ricovero dei dati per loro successive analisi e garantisce percorsi più veloci e trasparenti».


L’apprezzamento di tutti questi benefici da parte delle Pubbliche amministrazioni è testimoniato dalla diffusione crescente nell’uso dello strumento che, nel 2006, ha registrato un transato pari a 1.268 milioni di euro, raggiunto con il contributo delle università per il 28%, dello Stato per il 24%, della sanità per l’8% e degli Enti locali per il 40%.


Il secondo strumento, messo a punto per gli acquisti sottosoglia, è costituito dal mercato elettronico, una piattaforma online attraverso cui le Pa entrano metaforicamente in un supermercato con 300.000 articoli appartenenti a 16 categorie merceologiche. «Una volta confrontanti i prezzi e le caratteristiche dei vari prodotti – ha continuato Broggi -, l’Ente può procedere all’acquisto del bene oppure richiedere un’offerta alle imprese che hanno esposto l’articolo o il servizio sullo “scaffale”. Anche in questo caso si tratta di uno strumento totalmente Web, che offre grandi vantaggi in termini di costi di processo e garantisce la massima valorizzazione del rapporto qualità-prezzo».


I risultati ottenuti dal mercato elettronico sono indicativi di un uso sempre più massiccio dello strumento, che ambisce, comunque, a ulteriori margini di crescita: nel 2006 sono stati transati ordini per oltre 35 milioni di euro con un valore medio d’operazione sotto i 15.000 euro.


A ricorrere a questa forma d’acquisto di beni e servizi è stata nel 51% dei casi la Pubblica amministrazione centrale, mentre per il restante 49% sono stati i comuni, le province, le regioni, le università, le Asl e gli ospedali.


«Dal punto di vista dell’offerta – ha commentato l’amministratore delegato di Consip -, il mercato elettronico si sta dimostrando uno strumento straordinario soprattutto per le piccole aziende, dal momento che permette di essere completamente disintermediati nei confronti delle Pubbliche amministrazioni. A testimoniarlo sono i numeri: nell’85% dei casi i fornitori presenti sono Pmi».


Sportelli impresa e WebSelfcare


Nell’immediato futuro, i numeri registrati da convenzioni e mercato elettronico sono, comunque, destinati a crescere. L’ultima Finanziaria ha introdotto, infatti, delle novità importanti, rendendo obbligatorio per le amministrazioni centrali e i loro uffici periferici l’acquisto di 9 categorie di beni attraverso convenzioni Consip, mentre dal 1° luglio di quest’anno gli stessi soggetti potranno fare acquisti sottosoglia solo tramite il mercato elettronico. «Si tratta di impulsi importanti – ha proseguito Broggi -, che aumenteranno la diffusione di due strumenti attualmente in fase di potenziamento attraverso iniziative specifiche, come il progetto Sportelli impresa».


In questo caso, l’obiettivo è spingere l’uso del mercato elettronico verso le associazioni di categoria, formando un funzionario interno in grado di diventare un punto di riferimento per le aziende iscritte. Ad oggi i risultati sono già visibili: quasi 120 sportelli aperti con le varie associazioni (Confindustria, Confartigianato, Confcommercio e altre attive a livello più locale) per un totale di oltre mille aziende abilitate alla vendita sul marketplace.


«Parallelamente allo sviluppo di questa iniziativa – ha proseguito Broggi -, stiamo procedendo anche all’implementazione di nuovi strumenti online. Nel caso di WebSelfcare, per esempio, abbiamo predisposto una soluzione in grado di gestire il call center in forma completamente elettronica, aumentando il livello di efficacia dell’azione. Oltre a ciò, stiamo, poi, continuando ad ampliare gli articoli acquistabili ed è nostra intenzione aggiungere 1 o 2 categorie merceologiche all’offerta già disponibile, ma questi sono impegni che troveranno una piena realizzazione solo nei prossimi 12 mesi».

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