Conquistare la fiducia dell’utente

Solgenia analizza come i vendor devono rilanciare l’immagine del mercato It, attraverso un’offerta mirata.

Escludendo alcuni casi di eccellenza, è lecito affermare che in linea generale la Pmi italiana non ha mai brillato, in quanto a investimenti tecnologici, e se a questo assunto accostiamo poi l’incertezza che caratterizza l’attuale situazione economica, quello che risulta è un mercato fortemente tendente alla “sopravvivenza”, poco incline all’innovazione, che quasi senza rendersene conto sta perdendo in competitività.


Secondo Ermanno Bonifazi, amministratore delegato di Solgenia, questa tendenza rappresenta uno dei problemi principali del settore, una grossa pecca dell’imprenditoria italiana, che sottovalutando l’importanza e i vantaggi dell’It, spesso lascia che le proprie imprese si confondano nella massa.


Stiamo cercando di iniziare a fare cultura in questo senso – ha detto il manager – di far capire agli imprenditori quanto sia importante e quali risultati porti la capacità di investire sul fronte dell’innovazione tecnologica“. Su questo versante, una delle tematiche più importanti da sviluppare, secondo Bonifazi è quella del recupero dell’efficienza come capitale d’investimento. A suo avviso, infatti, sono molte le aziende che nella ricerca di budget non sono in grado di guardare all’ottimizzazione, tramite l’adozione di infrastrutture informatiche, di risorse interne e processi come strumento per la liberazione di fondi.


Certamente non si tratta di un problema facile da affrontare, soprattutto in Italia, ove il mercato delle Pmi è stato probabilmente quello che maggiormente ha sofferto dell’esplosione della bolla della new economy. In questo momento, quindi, è necessario che produttori e vendor siano in grado di rilanciare l’immagine del mercato It, attraverso un offering semplice, modulare e standard, in grado di riconquistare la fiducia del mercato.


Secondo Bonifazi un fattore decisivo in questo senso, è il fatto di permettere ai propri clienti di scegliere la tecnologia che più si adatti alle proprie esigenze. Per questo motivo Solgenia ha investito notevoli risorse affinché la propria suite di prodotti possa girare trasparentemente sia su piattaforma Microsoft che Linux. “Non si tratta di guerra tra filosofie – ha spiegato l’amministratore dellegato – ma semplicemente di lasciare al cliente la più ampia libertà di scelta. Abbiamo deciso di portare le nostre applicazioni sul Web perché crediamo che sia sempre più sentita la necessità di lavorare mediante sistemi integrati e indipendenti dal client“. La novità principale della nuova suite offerta da Solgenia, risiede, infatti, nell’implementazione di un ambiente Java e nell’utilizzo di Xml per garantire il supporto a tutti gli ambienti operativi, sia lato server che client. Parallelamente allo sviluppo dell’aspetto tecnologico però, Solgenia si sta muovendo anche sul lato marketing. Pur rimanendo coerente con la decisione di indirizzare il proprio offering unicamente alla Pmi, la società umbra ha deciso di modificare il prorio assett investendo fortemente sul canale. Sarà, infatti, quest’ultimo, dopo un’attenta opera di riqualificazione a gestire in maniera autonoma il mercato della piccola e media impresa, mentre la vendita diretta riguarderà unicamente il settore di fascia alta del midmarket.


In contrapposizione al mercato midmarket italiano, che in un certo senso si trova ancora a dover gettare fuoribordo gli ultimi sacchi di zavorra, Bonifazi ha sottolineato come invece quelli Usa e dell’America Latina siano caratterizzati da una forte reattività, tanto che alla fine dell’anno, a detta dell’amministratore, “circa il 25% del fatturato di Solgenia arriverà da Oltreoceano“.

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