Tutti conoscono Saiwa, azienda alimentare genovese specializzata in prodotti da forno, snack dolci e salati con marchi noti come Oro Saiwa, Vitasnella, Premium, Tuc, Cipster e Fonzies. Si tratta di una realtà che, nel 2006, ha fatturato 250 milioni di …
Tutti conoscono Saiwa, azienda alimentare genovese specializzata in prodotti da forno, snack dolci e salati con marchi noti come Oro Saiwa, Vitasnella, Premium, Tuc, Cipster e Fonzies. Si tratta di una realtà che, nel 2006, ha fatturato 250 milioni di euro, forte di un organico di circa 610 dipendenti. La multinazionale, oggi parte del gruppo Kraft Foods, ha sede a Genova e uno stabilimento produttivo a Capriata d’Orba (Al). Si tratta di una realtà fortemente radicata sul territorio ma di forte respiro internazionale, un mix decisamente allettante per quadri e manager, che qui arrivano e, generalmente, si fermano, come dimostra la testimonianza del Cfo, Roberto Serra, che ha in carico anche i sistemi informativi.
Un forte orientamento al business permea tutte le funzioni aziendali, anche quelle non direttamente collegate al marketing, alle vendite o alla produzione. Questo vale sia per l’It, che al momento manca di una direzione specifica, sia per la finanza. Il concetto di innovazione promosso in Saiwa fa perno sull’unicità e la distintività del prodotto. «Tali credenziali – esordisce Serra – pilotano tutto il piano strategico dell’azienda, che poi si riversa nello Strat Plan It, ovvero il piano strategico degli interventi informatici. Questo è quanto avvenuto, ad esempio, per l’automazione della forza vendita, un progetto nato dalla necessità di potenziare la nostra presenza sui canali di prossimità al cliente». Le strategie It vengono, quindi, presentate a un comitato interno, chiamato Is Committee, composto «anzitutto dall’amministratore delegato – spiega il Cfo -, che supervisiona e approva tutti i progetti, poi, dal responsabile delle risorse umane, che valuta l’impatto organizzativo dei nuovi processi implementati, oltre che dal Cio e dal direttore finanziario. Ai membri stabili si affiancano, di volta in volta, i direttori delle funzioni direttamente coinvolte nelle specifiche iniziative».
Una sensibilità verso le “questioni informatiche”, quella di Serra, decisamente diversa da quella del normale uomo di finanza, perché «per fare bene il Cfo, devi sapere come funziona l’azienda. Per un certo periodo, sono stato anche Cio e questo mi ha dato la possibilità di entrare nel dettaglio di tutti i processi e avere una conoscenza operativa che si riflette in stime e numeri più affidabili e precisi. Chi non ha maturato un’esperienza di questo tipo, può avere difficoltà a capire cosa c’è dietro alle cifre».
Il team di Serra conta una trentina di persone, 8 delle quali dedicate ai sistemi informativi. Il manager fa parte del board «perché in Saiwa – sottolinea – l’amministratore delegato ha nella sua squadra i direttori di funzione marketing, commerciale, industriale, supply chain, acquisti, risorse umane e finanza». Il processo decisionale che investe le iniziative It è idealmente diviso in due. La parte più strettamente legata al piano strategico e, quindi, progettuale è discussa nel comitato informatico, cui partecipano tutte le funzioni interessate ai vari progetti. Questo è, in pratica, il momento istituzionale di raccolta e discussione dei progetti con i gruppi di lavoro, il capoprogetto che potremmo definire business e quello informatico. Dall’altra parte, ci sono tutte le attività routinarie, di manutenzione ordinaria, per le quali è fondamentale il rapporto diretto tra le persone. Saiwa, infatti, è orientata alla gestione collaborativa dei rapporti tra funzioni o soggetti. Non siamo burocratici o formali, si privilegia il più possibile il parlarsi in luogo dello scriversi una e-mail. Le porte sono aperte e le riunioni sono, quindi, generalmente estemporanee». Esiste un budget It che, da quando la società nel 1999 ha abbandonato l’universo legacy per investire sull’Erp e il mondo open è «molto più consistente rispetto al passato – sottolinea -. Abbiamo incrementato sensibilmente gli stanziamenti It all’inizio degli anni 2000, in concomitanza con l’introduzione del nuovo Erp, Oracle EnterpriseOne». Attualmente, l’organizzazione sistemi informativi è impegnata nella revisione del sistema di inserimento degli ordini e nel miglioramento della tecnologia di gestione dei contratti di promozione, con l’introduzione del Partnership relationship management. E per il futuro? «Nel prossimo biennio – conclude – lavoreremo sul supporto dei sistemi informativi all’area industriale, nell’ambito di un ampio progetto di tracciabilità delle performance produttive. Quello che ci interessa è migliorare il supporto alla previsione anche all’interno della fabbrica, con particolare attenzione alle prestazioni delle macchine. Ecco perché ci prepariamo a implementare soluzioni statistiche, controllo dei processi e Manufacturing execution system».





